Sembrava un incidente stradale, una drammatica fatalità. E invece si tratta di un episodio inquietante. Poco dopo le 7.30, nei pressi di Novara, davanti ai cancelli del magazzino di zona della catena di supermercati Lidl un gruppo di una ventina di lavoratori organizzati dal SiCobas di Novara ha dato vita a un presidio di protesta, nell’ambito di uno sciopero nazionale del settore. Tra loro c’era anche Adil Belakhdim, cittadino italiano di origini marocchine, coordinatore dei SiCobas Lavoratori Autorganizzati di Novara, 37 anni, due figli. Secondo quanto riferito, da Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che si trovava sul luogo della morte del sindacalista ci sarebbe stato una discussione tra il conducente di un camion e i manifestanti. “I lavoratori presenti – racconta Fasulo – mi hanno parlato di una discussione a seguito della volontà del camionista di forzare il presidio”. Adil Sarebbe dunque stato travolto e trascinato per decine di metri, fino all’altezza del passaggio pedonale: per questo nei primi minuti si era immaginato che stesse attraversando la strada. Il camionista si è allontanato cercando di far perdere le proprie tracce, ma è stato rintracciato grazie alle immagini della videosorveglianza del magazzino ed è stato bloccato dai carabinieri pochi minuti dopo nell’area di servizio dell’autogrill di Novara.