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lunedì 24 Marzo 2025 - 18:21
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Almasri, la Cpi: nessun caso aperto al momento contro esponenti italiani

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La vicenda Almasri è tutt’altro che chiusa. Il giorno dopo l’informativa dei ministri e la bagarre in Parlamento, stavolta lo scontro si consuma tra il governo italiano e la Corte penale internazionale: la nuova miccia è una comunicazione giunta via mail ai magistrati dell’Aja, di cui dà notizia ‘Avvenire’. In questo avviso a puntare il dito contro Meloni, Nordio e Piantedosi è un cittadino sudanese, vittima assieme alla moglie delle torture del comandante libico.

Secondo la segnalazione, non consegnando Almasri alla Cpi la premier e i ministri “hanno abusato dei loro poteri esecutivi per disobbedire ai loro obblighi internazionali e nazionali”. La missiva è stata protocollata dalla Corte e lo stesso quotidiano cattolico – mostrando un’immagine parziale di un documento che reca un numero seriale – fa riferimento all’ “apertura di un fascicolo all’Aja”. Secca la smentita che arriva attraverso fonti del governo: “Non esiste ad oggi nessun procedimento aperto contro l’Italia dalla Corte penale internazionale. Il procuratore, spiegano le stesse fonti, non ha ufficialmente inviato la denuncia del cittadino sudanese né al cancelliere né ai giudici. Il rifugiato sudanese, viene spiegato ancora, ha inviato una mail all’indirizzo mail dedicato dell’ufficio del procuratore. Le comunicazioni sono moltissime, ognuna viene vagliata e solo se ritenuta fondata può originare un procedimento, che richiede mesi. Il tutto viene di solito tenuto riservato, salvo che lo stesso denunciante non lo riveli al pubblico”.

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