Doveva essere l’ultimo sabato di campagna elettorale, ma gli appelli e i programmi dei candidati a Bologna hanno lasciato spazio a manifestazioni e scontri con la polizia. Era una giornata particolare, temuta da giorni, da quando è stata autorizzata per il pomeriggio, contro la volontà del Comune, una manifestazione della Rete dei Patrioti e di Casapound che si sarebbe dovuta concludere in piazza XX settembre, a pochi passi dalla stazione centrale. Una circostanza che ha fatto mobilitare la rete antifascista bolognese, che ha definito una provocazione una manifestazione di gruppi dichiaratamente neofascisti vicino alla stazione dove c’è stata la strage del 2 agosto 1980, attuata dal terrorismo nero.