Incontro con il candidato a sindaco del centrodestra per il ballottaggio di Milano
La Milano di Stefano Parisi punterà anche su professionisti, commercianti, artigiani e industriali. Ad affermarlo è il candidato del centrodestra in vista dell’ormai imminente ballottaggio previsto per il prossimo 19 giugno. “Queste categorie produttive devono ricoprire un ruolo di sempre maggiore importanza all’interno della società. Sono tantissime le competenze in merito, e ognuna di queste può portare il suo contributo ad buona amministrazione. Un esempio? Penso ai compiti dei commercialisti negli enti locali e nelle società partecipate, una funzione che magari passa sotto traccia all’esterno ma che è al contrario insostituibile e quindi va tutelata e valorizzata”.
Parisi elenca alcuni dei provvedimenti del suo programma che dovrebbero fare leva sulle categorie professionali meneghine: “Vogliamo attivare una ‘quota start up’ nel totale degli acquisti di prodotti e servizi del Comune di Milano, così da permettere l’accesso anche a start up, professionisti e PMI che sarebbero altrimenti escluse. Vogliamo che Milano diventi un laboratorio privilegiato che sappia attrarre investimenti e aumentare l’occupazione, in particolare quella giovanile. Che valorizzi le proprie eccellenze, coniugando tradizione, filiera e artigianato del territorio con un futuro sempre più globale”.
La stessa visione sul lavoro, secondo Parisi, incarna lo spirito portato avanti dalle categorie produttive: “Lavoro, per noi, significa mettere l’economia in condizioni di prosperare e le imprese di crescere e assumere, puntando sulla formazione professionale di eccellenza, la semplificazione burocratica-amministrativa, la valorizzazione dei settori che più stanno contribuendo allo sviluppo di Milano, il miglioramento di infrastrutture e servizi capaci di potenziarne ulteriormente l’attrattività. Significa favorire l’occupazione femminile e giovanile, l’autoimpiego, l’avvio delle libere professioni, anche attraverso la riduzione dell’imposizione fiscale”.
“Non dobbiamo dimenticare – continua il candicato sindaco – che le professioni costituiscono in molti casi un importante tramite tanto con le famiglie quanto con l’imprenditoria. Si tratta di realtà professionali che conoscono benissimo il territorio, i punti di forza, le esigenze delle imprese, le criticità. Interfacciarsi con loro può essere determinante per lo sviluppo della città e la risoluzione di quelle problematiche che riguardano Milano”.
Il tutto in sinergia con le altre realtà produttive esistenti: “Puntiamo a promuovere un recupero delle aree industriali e del terziario dismesse, attraverso azioni prioritarie di bonifica per restituirle a nuovi insediamenti produttivi. Vogliamo poi identificare le aree a maggiore vocazione manifatturiera, sia in ragione della presenza di aree industriali che possono essere convertite senza consumo di suolo a servizio delle nuove iniziative di Manifattura 4.0, che di collegamenti infrastrutturali fisici e digitali”.
Infine, spazio all’artigianato, mediante la promozione di una città dei mestieri che, conclude Parisi, “identifichi e valorizzi tutte le professionalità artigianali del territorio”.