Crotone, 3 mar. – Beni per un valore complessivo di 1.387.784,53 euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Crotone, coordinati dalla locale Procura della Repubblica. I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, disposto dal Gip nei confronti di una societa’ di capitali presente sul territorio calabrese e di sei persone per le quali sarebbe stata dimostrata la indebita percezione, negli anni 2017 e 2018, di contributi del Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali del cosiddetto Bonus Cultura “18app”. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo, nello specifico, le quote societarie, denaro contante, un immobile, conti correnti postali e bancari e 5 autovetture. Gli accertamenti effettuati avrebbero permesso di svelare l’esistenza di un sistema, all’interno della societa’, che attraverso false attestazioni trasmesse al Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali (MIBAC), permetteva ai giovani fruitori del bonus cultura “18app” l’acquisto di beni non previsti dalla normativa di riferimento. Da qui la contestazione dell’illecito di indebita percezione di erogazioni a danno dello stato per un importo complessivamente quantificato in 1.440.019,85 euro. Da accertamenti eseguiti su 4.027 persone che hanno compiuto il diciottesimo anno di eta’ nel corso degli anni 2016, 2017 e 2018 sarebbero emerse situazioni di irregolarita’ per l’86% delle singole erogazioni con la conseguente verbalizzazione di 3516 illeciti amministrativi. Per le situazioni irregolari constatate, gli studenti sono obbligati a pagare una sanzione pari al valore dei beni non ammessi al beneficio che nella stragrande maggioranza si e’ rilevato relativo all’intero bonus pari a 500 euro. Riguardo all’azienda controllata e’ stata, invece, inoltrata una segnalazione al Ministero dei Beni culturali per l’avvio della procedura di recupero dell’intero beneficio oggetto di illecito.