Ieri 2 marzo, il Ministero della Salute brasiliano ha lanciato l’allarme sull’epidemia di dengue, annunciando che il Paese ha già registrato oltre un milione di casi nei primi due mesi dell’anno. Questo numero preoccupante ha già superato più della metà dei 1,6 milioni di casi confermati nell’intero 2023, segnalando una diffusione senza precedenti della malattia.
La gravità della situazione ha spinto almeno sei stati brasiliani e il Distretto Federale a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria, nel tentativo di rafforzare le misure di contenimento e assistenza alla popolazione. Le autorità sanitarie attribuiscono l’aumento dei contagi a una combinazione di fattori, tra cui il cambiamento climatico, la diffusione di nuove varianti del virus e condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione della zanzara Aedes aegypti, principale vettore della malattia. Per affrontare la crisi, il governo brasiliano ha intensificato le campagne di prevenzione e controllo delle zanzare e sta accelerando la distribuzione dei vaccini contro la dengue. Tuttavia, le autorità sanitarie continuano a raccomandare precauzioni individuali, come l’eliminazione dei ristagni d’acqua e l’uso di repellenti, per ridurre il rischio di contagio.