L’aumento dei casi di Covid in Cina sta destando parecchia preoccupazione nel mondo intero. Vari paesi si sono già organizzati per cercare di limitare la diffusione del virus, così India, Taiwan e Giappone hanno imposto l’obbligo di tampone per chi proviene dal territorio cinese. Si trovano sulla stessa scia anche gli Stati Uniti. Per ora la situazione in Italia prevede che siano effettuati controlli solo per chi atterra a Milano Malpensa. Tuttavia, L’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, ha reso note le sue intenzioni di voler far effettuare i test anche a coloro che arrivano a Roma Fiumicino nell’attesa che vengano date disposizioni nazionali. La scelta è chiaramente dettata da un’elevata paura di contagio e diffusioni di varianti del Covid: a Milano, su due voli del 26 dicembre, a seguito dei test effettuati ai passeggeri, sono risultati infetti il 38% e il 52% dei viaggiatori. Secondo quanto affermato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci “La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia”, di conseguenza l’Italia assieme agli altri Stati Ue sta discutendo la questione da giorni al fine di adottare strategie efficaci e condivise. Intanto, a Fiumicino i tamponi verrano effettuati col sostegno dell’Istituto Spallanzani, cercando di monitorare il più possibile una situazione che come ha fatto sapere Alessio D’amato va affrontata con rapidità e coesione internazionale
