Gli infermieri e medici italiani sono stati i primi nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria. Per questo motivo la Fondazione Gorbachev ha espresso il benestare alla candidatura al Nobel per la pace 2021. Come da protocollo, la candidatura è stata proposta ufficialmente da un Nobel per la pace, Lisa Clark, statunitense che vive in toscana che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia, co-presidente dell’international Paece Bureau dove gli è stata conferita l’onorificenza nel 2017 per il suo impegno contro il disarmo atomico. “Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace – ha dichiarato Lisa Clark – poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”. Il testimonial dell’iniziativa promossa dalla fondazione Gorachev di Piacenza è Luigi Cavanna, primario di onco-ematologia dell’ospedale di Piacenza che si è impegnato personalmente per curare e prestare aiuto ai malati di covid a domicilio
L’anno scorso il Nobel per la pace era stato assegnato al World Food Program.
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