Mai avremmo immaginato di ritrovarci a vivere in una pandemia, nè di provare il forte senso di angoscia, che forse non investiva l’Italia dai tempi del dopoguerra. Eppure è diventata la nostra nuova realtà. Abbiamo dovuto riorganizzare la nostra quotidianità dal nulla. Chi ricreandola totalmente da zero, chi riadattandola lavorando in smart working. Intanto un mese è passato e un po’ tutti ci siamo arresi. Abbiamo attuato al meglio il nostro spirito di adattamento, chi leggendo, chi cucinando, chi lavorando da casa: abbiamo ricreato la nostra routine. Ma stiamo davvero vivendo o abbiamo messo la nostra vita in pausa?
Abbiamo posto questa domanda a Massimo Taramasco, esperto di Programmazione Neuro Linguistica, autoipnosi e autostima. Alla base della Pnl c’è il cambiamento di pensieri e comportamenti al fine di raggiungere degli obiettivi. Ma la PNL è usata anche per gestire, ansie, fobie e stress. E allora la domanda sorge spontanea: possiamo programmare noi stessi per gestire questa situazione? Per non mettere la nostra vita in pausa – spiega Massimo Taramasco – dobbiamo cambiare il modo in cui ci approcciamo ad un evento. Positivo o negativo che esso sia dobbiamo porci una domanda e la domanda è questa: “come posso sfruttare a mio vantaggio questa situazione?”.
Ad esempio Milton Erickson, un famoso psicologo e psichiatra del secolo scorso, specializzato in ipnosi medica, attribuiva il segreto del suo successo ad una malattia che lo avevo costretto a stare immobile, grazie alla quale, aveva trascorso molto tempo ad osservare le persone. In sostanza, non è quello che ci capita a renderci quel che siamo, ma come ci poniamo rispetto all’evento stesso.
“Nel momento che stiamo vivendo, attraverso la paura stanno diffondendo il condizionamento – continua Taramasco – ma abbiamo a nostra disposizione una potente arma: il libero arbitrio”.
Quindi la PNL in questo momento può essere un modo per cambiare i nostri pensieri e comportamenti rispetto a quello che stiamo vivendo? Ci può aiutare a vivere più liberi rispetto all’emergenza che stiamo vivendo?
Sicuramente la Pnl come altre tecniche come ad esempio l’autoipnosi impositiva volontaria, sono strumenti utili per eliminare dai condizionamenti, perchè in questo periodo siamo ipnotizzati dalla paura. Un’autoipnogi negativa involontaria. Stanno facendo leva su quelle che sono paure già presenti nell’essere umano, dovremmo esercitare il libero arbitrio per non essere condizionati più di tanto.
Molte Persone in questo periodo soffrono d’insonnia, nonostante, essendo costretti in casa potremmo dormire di più. Probabilmente perchè la notte vengono fuori le angosce che incameriamo durante il giorno…
Questo capita perchè dentro di noi ci sono degli imprinting, ovvero delle emozioni che sono state compresse, soprattutto nella fase infantile e adolescenziale. Sono emozioni non completamente elaborate una è quella dell’abbandono e della solitudine. Magari in questo momento, le persone non sono nemmeno sole, ma si sentono abbandonate per tutto quello che sta succedendo. Quindi si vanno a riattivare dei fantasmi che sono già dentro di noi. Accade perchè la nostra parte emotiva tende a nutrirsi di paure che possono essere sia positive che negative, quindi anche di paure e condizionamenti. Con grande forza di volontà, attraverso l’esercizio del libero arbitrio, dobbiamo imparare a gestirle.
La pnl ed altre tecniche servono a ricondizionare i nostri pensieri. Se crediamo di vivere una realtà in cui sta andando tutto a rotoli. Se ci vediamo disoccupati e abbiamo dei disagi di sventura, questo condizionerà molto la nostra vita, in quanto il nostro pensiero governa la realtà.
Spesso ci lamentavamo di non avere il tempo per fare ciò che volevamo. Ora abbiamo il tempo ma potremmo non avere la motivazione, perchè sentiamo di non vivere in una condizione normale, quindi ci sentiamo avviliti. C’è un modo per incanalare queste energie e trasformare le sensazioni negative in positive?
Innanzitutto dobbiamo renderci conto che siamo in un regime transitorio, di emergenza. L’essere umano si abitua. Se questo regime durasse ancora, per un mese o due, le persone avrebbero difficoltà a risocializzare con gli altri. Dobbiamo renderci conto che questa non è la normalità, innanzitutto dobbiamo mantenere sempre vivo questo pensiero e poi dobbiamo imparare a somministrarci delle emozioni positive che possano sovrastare quelle negative come la paura, lo sconforto e il timore del fallimento.