Nel lutto per la tragica scomparsa di Diogo Jota e suo fratello André Silva, il Portogallo vive una profonda divisione legata a una controversa assenza: quella di Cristiano Ronaldo, unanimemente riconosciuto come il più grande calciatore nella storia del paese e capitano della nazionale, alla quale apparteneva anche Jota. I media locali si sono polarizzati tra ricostruzioni dettagliate dei recenti impegni di Ronaldo e critiche serrate alla sua scelta di non presenziare ai funerali. Nel frattempo, il quotidiano spagnolo *Mallorca Daily* ha riportato che CR7 sarebbe in vacanza nelle Baleari, dove è stata avvistata la sua lussuosa imbarcazione *Azimut Grande*. Inoltre, ha sottolineato che lunedì prossimo il fuoriclasse è atteso a Hong Kong per inaugurare un museo a lui dedicato. Le polemiche non mancano: c’è chi definisce l’assenza “inspiegabile e inaccettabile” e chi, come il giornale portoghese *Record*, propone un‘interpretazione che affonda le sue radici nel passato personale dell’attaccante.
Viene infatti ricordata la morte del padre, José Dinis Aveiro, avvenuta nel 2005, quando Ronaldo aveva appena 20 anni. Nonostante un rapporto segnato da difficoltà e assenze, CR7 era profondamente legato al genitore. Apprese la notizia durante un ritiro della nazionale a Mosca, comunicatagli dall’allora commissario tecnico Luiz Felipe Scolari. Da quel momento Ronaldo avrebbe sviluppato un particolare modo di affrontare il dolore: il silenzio e una discreta lontananza dagli eventi pubblici legati al lutto. Anche in questa occasione sembra aver adottato lo stesso approccio. Tuttavia, fonti vicine riportano che il calciatore avrebbe assicurato alla famiglia di Diogo Jota la sua vicinanza e offerto pieno sostegno nella forma necessaria.