Lo ha detto il sottosegretario di Stato intervenendo alla tavola rotonda sulla giustizia promossa dai giovani imprenditori della Confcommercio
NAPOLI – “Sulla riforma del Consiglio Superiore della Magistratura c’è grande collaborazione e un confronto costruttivo con la Commissione ministeriale presieduta da Luigi Scotti. Il Csm ha fatto passi importanti verso l’autoriforma, dando forti segnali di trasparenza e regole nuove sugli incarichi direttivi”. Lo ha detto Cosimo Maria Ferri, sottosegretario di Stato alla Giustizia, intervenendo in collegamento telefonico in occasione del forum “Giustizia e Società Civile: quale Csm e quale giudice oggi” che si è svolto presso la sala conferenze della Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli, presieduta da Pietro Russo, organizzato dai Giovani Imprenditori Confcommercio Napoli in collaborazione con la Scuola di formazione Adg (Alta Docenza Giuridica) e Aiga (associazione giovani avvocati) Napoli, con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
“Restano due grandi temi – ha proseguito il sottosegretario – il peso delle correnti e la loro rappresentanza dentro il Consiglio Superiore della Magistratura e poi l’aspetto disciplinare: occorre una riflessione per capire se lasciare la sezione disciplinare all’interno del Csm o portarlo fuori costituendo un’altra corte che si occupi della disciplinare di tutti i giudici”.
“Sono necessari tempistiche precise e veloci: non è possibile impiegare dieci mesi per la nomina di un presidente di Tribunale”, ha sottolineato Luigi Scotti, presidente della Commissione ministeriale per la riforma del Csm. “Una questione di attualità riguarda le correnti: non si può stabilire una sorta di vincolo di mandato per cui se vengo eletto nell’ambito di una corrente faccio quello che mi viene imposto. Ciò non è possibile perché un componente del Csm deve rappresentare la magistratura nel suo complesso”.
“L’obiettivo è quello di affrontare a 360 gradi il tema della giurisdizione nel nostro Paese mettendo in relazione economia e giustizia”, ha evidenziato Senofonte Demitry, presidente Giovani Imprenditori Confcommercio Napoli. “La giustizia amministrativa italiana può sicuramente essere migliorata, ma se la legislazione continua a produrre incertezza e ad essere impermeabile alle esigenze di modernizzazione, di chiarezza, di tempestività, non si risolleverà il PIL.”.
“Una giustizia rapida – ha sottolineato Russo, numero uno della Confcommercio Napoli – può incentivare gli investimenti nell’imprenditoria, cosa che oggi non avviene a causa degli oggettivi rallentamenti nella riscossione dei crediti e a causa delle controversie giuridiche e commerciali che impediscono lo sviluppo economico”.
Secondo Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli, “il problema dei tempi della giustizia nei modelli economici di sviluppo è fondamentale. Importante parlarne a Confcommercio, realtà economica dove è giusto affrontare lo stato di salute della giustizia, un tema che riguarda tanto le aziende del mondo privato quanto quelle del mondo pubblico”.
In conclusione, per Angelica Di Giovanni, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, “il problema dell’autonomia e indipendenza delle componenti della sezione disciplinare è fondamentale per il Csm e la vita di tutti noi”.
All’incontro sono intervenuti Aldo Morgigni (Consiglio Superiore della Magistratura) gli avvocati Beniamino Migliucci (presidente dell’Unione Camere Penali italiane); Paolo Iorio (Avocats sans Frontières); Alfredo Maria Serra (presidente Aiga Napoli); Tullio Tiani (responsabile organizzativo Adg) e Massimo Siclari (Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi Roma tre).