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mercoledì 23 Aprile 2025 - 01:27
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Francesco Totti una giornata a Mosca, tra i selfie e gli attacchi

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Le sciarpe giallorosse fanno il loro ingresso nella scintillante hall dell’Hotel Lotte a metà pomeriggio. Un bambino di forse sette anni indossa una maglietta della Roma. Ma un altro un po’ più grande una del Napoli con il nome di Maradona.

Tra i grandi qualcuno fa vedere i tatuaggi sulle braccia con le immagini del Capitano, e una foto del prossimo che farà: Francesco Totti con l’elmo da gladiatore. Un ristretto gruppo – poco più di dieci tra cui un paio di russi – del Roma Club Mosca, ammessi all’incontro con l’ex numero 10 giallorosso sbarcato in Russia per partecipare come ospite d’onore in serata all’RB Award del maggior portale nazionale dedicato alle scommesse sportive.

I membri del club, che normalmente si riuniscono in un pub vicino a Piazza Pushkin per guardare le partite, vengono portati al primo piano, dove si mettono in fila sotto gli occhi vigili degli uomini della sicurezza davanti a uno stanzino. Dentro a riceverli uno alla volta c’è lui, per il selfie di rito. Anche i giornalisti sono ammessi, ma con la stessa trafila e senza la possibilità di fare domande. Troppe le polemiche scatenate in Italia da questa visita, alle quali lo staff ha deciso di non rispondere, rimandando alla dichiarazione fatta da Totti all’ANSA il 25 marzo scorso in cui confermava la trasferta. “Io non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo”, aveva detto, aggiungendo che non avrebbe problemi anche ad “andare a Kiev”.

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