“Alla luce delle notizie sui raid del 19 aprile, invitiamo tutte le parti a lavorare per prevenire un’ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine.
Chiediamo a tutte le parti, sia nella regione che oltre, di offrire il loro contributo a questo sforzo”. Lo si legge nel comunicato finale del vertice di Capri. “Chiediamo all’Iran di astenersi dal sostenere Hamas e dall’intraprendere ulteriori azioni che destabilizzino il Medio Oriente, compreso il sostegno agli Hezbollah e ad altri attori non statali. Chiediamo a tutti i paesi di impedire la fornitura di componenti per i programmi relativi a droni e missili iraniani”.
“Chiediamo che l’Iran e i suoi gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Riterremo il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti e siamo pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti”. I Sette affermano poi che “se l’Iran dovesse procedere con la fornitura di missili balistici o tecnologie correlate alla Russia, siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con nuove e significative misure”.