Oggi viene celebrata in tutto il mondo la giornata del DIABETE, è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Da allora ancora oggi sono moltissime le persone affette da questa patologia molto grave che si divide in due modalità DIABETE DI TIPO 1 e DIABETE DI TIPO 2.
Può essere curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita (nel caso del diabete di tipo 2) o con semplici interventi farmacologici.
Lo scopo di questa giornata è proprio quello di sensibilizzare e soprattutto informare l’opinione pubblica mondiale.
L’Italia ha preso parte a questa iniziativa solo nel 2002 grazie all’intervento di medici e operatori sanitari che si sono impegnati affinchè oggi in oltre più di 400 piazze Italiane venisse messo al centro dell’attenzione il DIABETE, per l’occasione sono stati allestiti presidi diabetologici, coordinati da medici e volontari, con lo scopo di fornire gratuitamente consulenza medica qualificata, distribuire materiale informativo, somministrare questionari diagnostici per valutare il rischio di sviluppare la malattia, effettuare screening per la rilevazione della glicemia (oltre alla misurazione della pressione, del peso, della circonferenza vita).
Bastano poche regole seguite con costanza per tenere a bada questa patologia che si insidia in maniera pericolosa nella nostra vita, nel 2012 erano 3.750,00 gli Italiani affetti da diabete, la stima di oggi invece parla di circa 5 milioni : una persona su 12 quindi e a dirlo è proprio Enzo Bonora, presidente della Sid, che prosegue: “In Italia le persone con il diabete sono più che raddoppiate in 25 anni. Con questo tasso di crescita, che sembra lineare in tutto il mondo, entro il 2040 le persone con diabete nel nostro Paese diventeranno 10 milioni, cioè un italiano su 6”.
Purtroppo le statistiche danno questi assurdi e sconvolgenti risultati.
Spesso si pensa che il diabete sia una malattia legata più comunemente a persone adulte, ma purtroppo non è così.
A soffrirne sono anche moltissimi bambini, si parla quindi di diabete di tipo 1 o diabete mellito, chiamato così proprio per l’elevata incidenza di casi in età infantile.
Attualmente non esiste una cura per guarire dal diabete, ma qualsiasi bambino che ne è affetto può tranquillamente convivere con questo disturbo per il resto della vita senza particolari rinunce.
Il diabete infantile, infatti, non impedisce a bambini ed adolescenti di condurre una vita del tutto normale, andare a scuola, avere degli amici, andare in vacanza e fare sport; l’importante è attenersi alle regole della cura con insulina e sempre secondo le statistiche si è passati dai 5-6 casi l’anno a 15-20 nuovi casi.
Lidiana Iocco