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venerdì 8 Novembre 2024 - 21:56
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Giuseppe Conte e lo scontro con Grillo: cosa è successo

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stando a quanto riferito da Marco Antonellis di Tpi neppure la carta dell’approvazione di un nuovo Statuto sarebbe sufficiente a liberarsi dall’ombra ingombrante del comico genovese. “Se volevano ‘disinnescare’ Beppe Grillo con la scusa dello statuto e la nascita del nuovo Movimento non ci sono affatto riusciti”, dichiara infatti un pezzo grosso del Movimento, come riportato da Tpi.”Si è fatto di tutto per tentare di metterlo ai margini ma la nuova leadership dovrà farsene una ragione: non è possibile ‘dividere’ Grillo dalla sua creatura”. Il comico Genovese, in prima fila tra coloro che avevano voluto Giuseppe Conte come volto nuovo per dare un cambio immagine al partito.  Nell’oramai celebre incontro di Bibbona, spiega ancora Antonellis, Grillo avrebbe sbarrato la strada a Giuseppe, opponendosi a numerose sue proposte. Tra i punti di maggior contrasto ci sarebbe in particolar modo proprio il tema del doppio mandato.

Con lo scopo di mettersi alle spalle il peso incombente della vecchia classe dirigente (quindi i vari Di Maio e Crimi), Conte starebbe architettando un bel cambio look prima di mettersi al timone di quello che definisce Movimento CinqueStelle 2.0.

Beppe Grillo, al contrario, sarebbe ben pronto ad accettare ulteriori modifiche rispetto alla linea originaria. Cosa che non sorprende vista l’originaria politica anti-europeista (con tanto di proposta di referendum per uscire dall’Euro) e la guerra dichiarata al Partito democratico, prima di stringere un proficuo sodalizio proprio coi Dem. “Il fondatore non è mai stato ‘super rigido’ sulle regole: basti pensare che è quello che ha aperto al governo dell’ex presidente della BCE, Mario Draghi”, spiegano dal gruppo parlamentare giallo. Anche sulla scelta del simbolo non c’è sintonia: Conte voleva il suo nome accanto ad esso, ma Grillo gli ha sbarrato la strada. “È un modo per prendersi il partito, altro che aumentare il consenso”, dichiara la fonte di Antonellis. “L’ex Premier non ha voluto fare una lista propria per paura di non avere abbastanza consensi ed ora vuole ‘appropriarsi’ di quella del Movimento”, sarebbe il timore tra i parlamentari grillini.

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