Gli Stati Uniti hanno compiuto un attacco contro tre siti nucleari in Iran utilizzando bombe bunker buster. Durante un discorso alla nazione, il presidente americano ha dichiarato: “È il momento della pace, l’Iran deve accettare la fine di questa guerra“. Da Israele, il primo ministro Netanyahu ha commentato: “Io e Trump crediamo nella forza prima della pace“. Intanto, l’Iran reagisce duramente definendo l’offensiva un atto barbaro e un evento dalle conseguenze eterne, mentre missili iraniani colpiscono Israele, causando esplosioni a Tel Aviv. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha accusato Donald Trump di aver tradito i suoi elettori e il popolo iraniano, dichiarando che il presidente aveva promesso di porre fine alle “guerre senza fine“ ma ha invece abusato della fiducia diplomatica dell’Iran. Araghchi ha inoltre aggiunto che Trump si è reso complice di Netanyahu, descritto come un criminale di guerra che utilizza risorse americane a beneficio del regime israeliano. Dal fronte israeliano, il portavoce dell‘esercito, generale di brigata Effie Defrin, ha affermato che Israele possiede ulteriori obiettivi in Iran e continuerà a perseguirli con determinazione, come riportato dal *Times of Israel*.
Nel frattempo, in Italia, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha richiesto al governo italiano di prendere una posizione chiara contro ogni coinvolgimento militare e l’uso del territorio nazionale per supportare la guerra. Ha sottolineato la necessità di de-escalation e del ritorno alla diplomazia, ribadendo l’impegno per il Trattato di non proliferazione nucleare e un deciso rifiuto alla guerra. Anche il Papa è intervenuto sul tema durante l’Angelus, esprimendo un sentito appello per fermare la tragedia della guerra prima che diventi irreparabile. “L’umanità grida per la pace”, ha detto, sottolineando come la guerra acuisca i problemi invece di risolverli e lasci ferite profonde che richiedono generazioni per guarire. Ha chiesto al mondo di dare spazio alla diplomazia e far tacere le armi. Infine, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che l’attacco statunitense era prevedibile, in parte anticipato dall’evacuazione di personale militare nelle vicinanze dell’aeroporto di Baghdad. Tajani ha espresso forte preoccupazione per il rischio di un’escalation e ha ribadito la necessità di privilegiare la via diplomatica per scongiurare ulteriori tensioni internazionali.