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domenica 20 Luglio 2025 - 18:27
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Hamas valuta la tregua, a Gaza ancora raid e morti

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Hamas sta attualmente discutendo una proposta di cessate il fuoco per Gaza, sostenuta dagli Stati Uniti, in collaborazione con altri gruppi palestinesi, promettendo di fornire una risposta ai mediatori una volta concluso il confronto interno. Questo scenario è riportato da Reuters e ripreso anche dal Times of Israel. Le dichiarazioni seguono le comunicazioni di fonti mediatiche vicine a Hamas, secondo cui il gruppo avrebbe espresso una “risposta positiva” alla più recente proposta di tregua e all’accordo per il rilascio degli ostaggi. La tregua di 60 giorni proposta per Gaza rimane in sospeso, apparentemente vincolata alla decisione finale di Hamas, attesa a breve. Intanto la Striscia continua a essere teatro di violenze quotidiane, con un bilancio di almeno 94 vittime secondo le fonti palestinesi. Si aggiungono inoltre gravi denunce su un raid contro una scuola usata come rifugio e su pesanti sparatorie contro civili che si trovavano in fila per ricevere gli aiuti. La situazione umanitaria in loco, già compromessa, è ulteriormente deteriorata a causa del caldo soffocante e della carenza cronica di acqua.
Il recente consenso da parte di Israele ad un nuovo piano di cessate il fuoco americano, annunciato nei giorni scorsi da Donald Trump, sta contribuendo a sbloccare uno stallo durato settimane. Anche Hamas ha manifestato una cauta apertura verso questo piano, complice la garanzia degli Stati Uniti di monitorare il rispetto della tregua da parte israeliana anche oltre il periodo iniziale di 60 giorni, purché le trattative tra le parti avanzino in modo concreto. La leadership nella Striscia ha espresso “soddisfazione”, lodando gli sforzi dei mediatori, e secondo i media sauditi si prevede che domani sera raggiunga una posizione ufficiale a riguardo. Nel dettaglio, il piano Usa non sembra incontrare ostacoli sulla questione dello scambio di prigionieri in diverse fasi. Questo includerebbe il rilascio di dieci ostaggi vivi insieme ai corpi di 18 vittime per ottenere la liberazione di un determinato gruppo di detenuti palestinesi. Tuttavia, Hamas solleva riserve riguardo alla mancata specificità delle tempistiche e delle mappe relative all’ingresso degli aiuti e al ritiro delle forze militari israeliane (IDF). Inoltre, la fazione rimane ferma sulla necessità assoluta di porre fine al conflitto armato.

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