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venerdì 7 Febbraio 2025 - 12:32
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I dazi scuotono le Borse, criptovalute ed euro a picco

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Piazza Affari resta pesante dopo i primi scambi, al pari delle altre Borse europee e dei listini asiatici, preoccupati per l’avvio della guerra commerciale americana. Il Ftse Mib cede l’1,5% con multinazionali come Stellantis (-6,1%), Pirelli (-5,4%) e Stm (-3,7%) bersagliate dalle vendite. Male anche Azimut (-3%), Iveco (-2,9%), Nexi (-2,8%), Saipem (-2,7%) e Ferrari (-2,5%). Scivolano Campari (-2,2%) e Cucinelli (-2,1%), Amplifon arretra del 2% mentre Essilux (+0,3% a Parigi) ha ottenuto l’ok in Usa e Ue per la vendita dei suoi occhiali con dispositivo acustico integrato.

Si muove in controtendenza Generali (+0,5%) dopo la mossa di Unicredit (-1,2%), che si ritaglia un ruolo nella battaglia sull’elezione del cda del Leone mentre si muovono a braccetto Mps (-0,2%) e Mediobanca (-0,2%), oggetto di un’offerta di scambio di Siena. Tengono anche Enel (+0,3%) e Snam (-0,1%).

I dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump spaventano le Borse mondiali, con gli investitori che aumentano l’avversione al rischio e si rifugiano nel dollaro, nell’oro e nei bond. Parigi e Francoforte cedono l’1,5%, Milano l’1,3% e Londra l’1,2%, Tokyo ha chiuso in calo del 2,7% e Seul del 2,5% mentre hanno limitato i cali i listini cinesi, reduci però da una settimana di stop per via dei festeggiamenti legati al capodanno lunare. In profondo rosso anche i future su New York, dove il Nasdaq cede l’1,8% e l’S&P500 l’1,5%.

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