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domenica 8 Dicembre 2024 - 11:16
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I TALK SHOW E GLI SFESSATI

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Aldo Grasso sul Corriere risponde a Fedele Confalonieri che qualche giorno fa sul Foglio (citato dalla Versione) aveva difeso la linea ambigua sui vaccini dei talk show televisivi.

«Fedele Confalonieri mi perdonerà se per una volta non sono d’accordo con lui. Intervistato da Salvatore Merlo sul Foglio, il presidente sostiene che nei talk anche gli «sfessati» devono avere diritto di parola. Ci mancherebbe, non sarò io a silenziarli che non ho nessun potere. Ma lui sì, lui potrebbe. Dice Confalonieri: «Noi non possiamo mica fare come i talebani, noi dobbiamo far parlare tutti. Anche gli sfessati. Uno spettatore sa cos’è giusto e cos’è sbagliato». Talebani no, responsabili forse. Non so se gli spettatori sappiano cos’è giusto o sbagliato, ma di una cosa sono sicuro: gli sfessati vengono invitati per fare un po’ di audience. Lo sa anche Confalonieri: «Il talk show deve fare casino, sennò chi lo guarda? La politica ormai è quella roba lì». Purtroppo la politica è quella roba lì e i politici che lisciano il pelo ai no vax lo fanno solo per l’audience (loro, intanto, si sono vaccinati). Per questo mi permetto di chiedere ai conduttori dei talk di considerare il periodo che stiamo vivendo, di essere più responsabili di certi loro ospiti, di provare a convincere gli indecisi. Basta un niente per ripiombare nell’incubo: scuole, trasporti, turismo, economia, psiche, tutto è appeso a un filo. Se una comunità intera si vaccina, si ottiene l’immunità di gregge, che impedisce al virus di continuare a convivere con noi e di nuocere. Da qui nasce un obbligo che non dovrebbe essere legislativo ma attuato soprattutto per ragioni etiche. Su certi temi non si può alimentare la confusione, permettere che le suggestioni stiano dalla parte di chi urla più forte. È solo un momento, poi speriamo che tutto torni come prima. E voi tornerete a invitare gli sfessati, a gettonarli, a blandirli, a incrementare l’audience urlando con loro. Ma ora, vi prego, siate responsabili e coscienziosi».

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