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giovedì 16 Gennaio 2025 - 06:28
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IL CENTRODESTRA “STA FACENDO DI TUTTO PER PERDERE”

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Il centro destra a Milano non ha ancora trovato un candidato sindaco da contrapporre a Beppe Sala. Secondo Maurizio Belpietro “sta facendo di tutto per perdere”. Ecco uno stralcio del suo editoriale per La Verità.

«Sia come sia, al momento possiamo solo dire che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono avanti di parecchi punti e a oggi spopolerebbero. E però, pur avendo potenzialmente la maggioranza degli italiani dalla propria parte, il centrodestra sta facendo di tutto per perdere. Non le elezioni politiche, che ancora non sono state fissate e per le quali – a meno di un’improbabile caduta del governo e di un anticipato scioglimento della legislatura – bisognerà attendere, ma quelle amministrative. Che non sono nel 2023, ma fra pochi mesi e alle quali Salvini, Meloni e Berlusconi si avviano nel migliore dei casi separati da idee diverse e nel peggiore senza neppure un candidato. Il caso più eclatante è quello di Milano, dove da mesi si sfoglia una margherita che ormai è rimasta senza petali. Prima c’era Gabriele Albertini, ex sindaco con un passato molto stimato, che però dopo settimane di chiacchiericcio e ipotesi alla fine ha ringraziato e si è sfilato. Qualcuno ha rispolverato il nome di Letizia Moratti, vice presidente della Regione Lombardia e anch’ ella con un’esperienza da primo cittadino della capitale finanziaria d’Italia. Pure lei però ha gentilmente declinato l’offerta. Quindi, sono stati passati in rassegna i nomi di stimati professori della Bocconi, quello dell’ex ministro dei Lavori pubblici, Maurizio Lupi, alcuni manager della comunicazione. La roulette a un certo punto sembrava essersi fermata sulla figura di Oscar di Montigny, dirigente del gruppo Mediolanum e genero di Ennio Doris, ma dopo giorni di attesa, anche lui ha preferito il passo indietro, con la motivazione che le divisioni interne alla coalizione non lo facevano sentire molto gradito. Ora Salvini ha annunciato che entro la settimana scioglierà il mistero della candidatura a sindaco, ma la stessa cosa l’aveva detta settimane prima e purtroppo il giallo è rimasto senza soluzione. Così, al momento, in campo c’è solo Beppe Sala, che pur non essendo di sinistra, da cinque anni si è accomodato con la sinistra sulla poltrona di sindaco, assecondando tutti i voleri dei compagni, da quelli sulle piste ciclabili a zig zag, all’accoglienza indiscriminata dei migranti, per finire ai restringimenti delle carreggiate, che dovevano servire a ridurre il traffico stradale, ma fanno aumentare solo l’inquinamento, perché le auto con i motori accesi s’ incolonnano. Tralascio per carità la politica che ha incentivato l’uso dei monopattini elettrici, che hanno creato più problemi (chirurgici, perché la gente si rompe la testa) di quelli che hanno risolto. Mi limito però ad annotare che se il centrodestra non ha un candidato spendibile, alla fine il rischio di un Sala riciclato si fa concreto, con quel che ne consegue: più immigrati per tutti, più gas di scarico e più monopattisti (ma io li chiamerei monodisfattisti) rotti. Pensate che il caso Milano sia un unicum? No, purtroppo la stessa scena si ripete a Bologna e a Napoli, dove nonostante la scellerata gestione di Luigi De Magistris, rischia ancora di vincere la sinistra, perché il candidato Catello Maresca (magistrato in servizio alla Dda campana) non si mette d’accordo con i partiti e sulla presenza nella scheda elettorale del loro simbolo. A Roma si è rischiata un’analoga impasse e alla fine il rebus è stato risolto con un candidato caro a Giorgia Meloni (Enrico Michetti) e un aspirante vicesindaco in quota Salvini-Berlusconi (Simonetta Matone). Una scelta al fotofinish, che però altrove rischia di arrivare fuori tempo massimo. Al punto che, alla fine, viene spontanea una domanda: ma il centrodestra vuole vincere o fa solo finta di provarci?».

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