La Gazzetta dello Sport si è soffermato sui numeri del Napoli di Antonio Conte: “Antonio Conte ha dato subito una forte identità al suo Napoli, che prima della sconfitta contro l’Atalanta aveva chiuso sette gare su dieci con la porta inviolata, diventando la miglior difesa d’Italia e, per una sera, anche d’Europa. Davanti, invece, si fatica ad assaltare la porta avversaria, a creare le situazioni per esaltare la qualità delle punte: oggi il Napoli è il sesto attacco del campionato con 18 reti, 11 in meno dell’Atalanta, sette sotto all’Inter e sei di distacco dalla Lazio. Può e deve fare di più per ambire a un campionato di vertice, fosse anche soltanto per puntare al posto Champions, l’obiettivo dichiarato dal club. Il Napoli di Conte cala nei numeri in fase offensiva. Sono solo 18 i gol segnati, 9 nelle prime 4 e altri 9 in addirittura 7 partite. La media gol si è abbassata da 2,25 a e 1,29 e lo stesso discorso vale per le conclusioni in porta. Il numero dei tiri in porta, da 5,25 a 3,57, mentre quelli fuori da 6,25 a 4. Si sono dimezzati i cross (dai 14 ai 7,86). E sono crollate anche le verticalizzazioni, passate da 161,5 a partita a 127,43. Numeri, per carità. Che non vogliono essere una sentenza, ma evidenziano il problema”.