In carcere è un’ovazione: i detenuti lo acclamano “Francesco, Francesco” ma chiedono anche “libertà”, “indulto”. Le loro grida arrivano anche fuori dalle mura del carcere, fino in strada. Il Papa ha scelto di mantenere l’appuntamento del Giovedì Santo trascorrendolo in un luogo di sofferenza e per questo si è recato nel carcere romano di Regina Coeli dove era già stato nel 2018.
Arrivato un po’ prima delle 15, ha trascorso circa mezz’ora nel penitenziario incontrando una settantina di detenuti. Poche le parole pronunciate dal Pontefice che però ha voluto salutare ad uno ad uno tutti i presenti. “Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando: perché loro e non io”, dirà all’uscita parlando con i giornalisti.