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domenica 19 Gennaio 2025 - 05:14
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Il partito di governo boicotta il voto, Yoon potrebbe evitare l’impeachment

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Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, dato sull’orlo del baratro questa mattina, è invece vicino al superamento dello scoglio dell’impeachment, promosso dall’opposizione in risposta al caos della legge marziale da lui dichiarata martedì sera e poi ritirata dopo sei ore per il voto contrario del Parlamento. Come la trama di uno dei popolarissimi k-drama, nell’Assemblea nazionale è andato il colpo di scena del People Power Party: il partito al governo ha deciso di boicottare la votazione, riducendo al minimo i rischi di dissidenza tra i suoi 108 deputati.

Lo speaker Woo Won-shik è intervenuto più volte invitando “alla responsabilità” e all’esercizio del diritto di voto “per rispetto dell’assemblea e della Repubblica di Corea. Non dico di votare sì o no, dico solo di votare”.

Il People Power Party ha riunito i suoi deputati per evitare il loro ritorno in aula. Soltanto in tre hanno disobbedito e deciso di votare. Pertanto, considerando i 192 voti in capo alle opposizioni e i tre dissidenti, la mozione di impeachment potrebbe raccogliere 195 voti favorevoli, a fronte del quorum fissato a 200. Lo speaker Woo si è fermato prima di annunciare il risultato, appellandosi ancora una volta ai deputati del People Power Party affinché tornassero ad esprimere il loro voto “per proteggere la Repubblica di Corea e la sua democrazia”.

Il Parlamento sudcoreano ha respinto in precedenza anche il disegno di legge che chiedeva l’avvio di un’indagine speciale della procura sulle accuse di corruzione che circondano la first lady, Kim Keon Hee.

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