Apochi giorni dall’uscita del suo nuovo libro e – qualcuno ipotizza – dall’annuncio della sua candidatura per le elezioni Europee di giugno, tegola sul generale Roberto Vannacci.
Dovrà rispondere delle accuse di peculato e truffa, in seguito agli esiti di un’ispezione svolta dallo Stato Maggiore della Difesa e trasmessi alla Procura militare sul suo periodo da addetto militare italiano a Mosca.
“Non sono preoccupato. Sono molto sereno e continuo per la mia strada a testa alta”, fa sapere l’ufficiale, mentre per il suo legale le attività d’ufficio sono “già accuratamente ricostruibili dall’interessato oltreché del tutto regolari”. E si schiera in sua difesa anche la Lega, che parla di “inchiesta ad orologeria. E’ un uomo amato dai cittadini e scomodo al Palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta”.