I vigili del fuoco israeliani hanno affermato che 155 squadre di vigili del fuoco stanno continuando a combattere i grandi incendi nel Paese, con gli aerei che hanno ripreso a intervenire per spegnere le fiamme dopo il sorgere del sole. “In questa fase non abbiamo ancora preso il controllo degli incendi”, afferma un comunicato del Servizio antincendio e di soccorso israeliano rilanciato dal Times of Israel.
Intanto, 17 vigili del fuoco hanno riportato ferite, di cui due trasportati in ospedale. Nel frattempo, la polizia di Gerusalemme ha indicato che si prevede che le operazioni antincendio continueranno fino a sera, e ha annunciato un divieto nazionale di accendere fuochi e griglie in vigore per tutto il Giorno dell’Indipendenza che si celebra oggi in Israele.
Un incendio gigantesco sta divorando le colline intorno a Gerusalemme, spinto da venti violenti e temperature estreme. Con il rischio, ha messo in guardia il premier Benjamyn Netanyahu, che raggiunga la città. Proprio nella ricorrenza per i caduti e l’inizio del Giorno dell’Indipendenza, sono stati cancellati tutti gli eventi e Israele ha dichiarato lo stato d’emergenza.
“Stiamo affrontando forse il più grande incendio mai scoppiato nel Paese. Non abbiamo idea di cosa l’abbia causato. Posso dire che dopo i primi roghi, diversi incendi dolosi sono stati appiccati in altre località”, ha dichiarato in tv il comandante dei vigili del fuoco della Città Santa Shmulik Friedman. Hamas ha cavalcato la crisi con un messaggio incendiario su Telegram: “Palestinesi bruciate tutto ciò che potete, boschi, foreste, case dei coloni (tutti gli israeliani vengono chiamati coloni dai palestinesi).