Nel mese di maggio 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dell’1,6% su base annua (dal +1,9% del mese precedente); la stima preliminare era +1,7%. Lo rileva l’Istat.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, sono in accelerazione a maggio da +2,6% a +2,7%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto decelerano (da +1,6% a +1,5%).
L’Istat sottolinea che si tratta dei dati definitivi e che quindi l’inflazione a maggio risulta più bassa rispetto alla stima preliminare (1,7%). La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +31,7% a +29,3%) e non regolamentati (da -3,4% a -4,3%), degli Alimentari non lavorati (da +4,2% a +3,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,6% a +3,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,4% a +2,6%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve invece all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,2% a +2,7%) e all’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni durevoli (da -1,4% a -1,1%).