In Colombia sono state adottate quattro misure restrittive nei confronti di altrettanti cittadini colombiani, accusati di essere coinvolti nell’omicidio in concorso di Alessandro Coatti, cittadino italiano, avvenuto il 6 aprile nella zona di Santa Marta. La notizia proviene dalla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo d’indagine sul caso. Le misure sono state disposte dall‘AutoritĂ Giudiziaria del Dipartimento di Magdalena. In un comunicato ufficiale, la Procura di Roma ha dichiarato di aver svolto indagini a livello nazionale attraverso complessi e articolati accertamenti condotti dai Carabinieri del ROS, garantendo efficacia e tempestivitĂ . Le attivitĂ investigative, prosegue la nota, si sono sviluppate in stretta collaborazione con la Procura Sezionale del Dipartimento di Magdalena, tramite iniziative rogatoriali e con il fondamentale supporto delle autoritĂ colombiane, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ambasciata d’Italia a Bogotá.
Le indagini si sono concentrate, oltre che sulle dichiarazioni di persone informate sui fatti, su accurati esami tecnici degli oggetti e dei dispositivi elettronici appartenenti alla vittima. Proprio l’analisi approfondita dei dispositivi informatici ha permesso di ricostruire gli ultimi giorni di vita di Coatti, i suoi spostamenti nella città di Santa Marta e le fasi che hanno portato all’omicidio, fornendo elementi utili per identificare i responsabili. Di particolare rilevanza è stata la cooperazione giudiziaria e di polizia instaurata con le autorità colombiane, che hanno condotto indagini immediate e continue su molteplici fronti fino a determinare le responsabilità . Fondamentale, in questo contesto, è stato lo scambio proficuo delle prove raccolte, che ha permesso di ricostruire nel dettaglio l’accaduto e il tragico epilogo della vicenda, come concluso dalla Procura di Roma.
