Ventesimo giorno di guerra, ventesimo giorno di attacchi su tutta l’Ucraina. Violente esplosioni – almeno tre – sono avvenute verso le 5 in una zona residenziale della capitale Kiev e sono state sentite in tutta la città. Ad essere colpito è stato un palazzo di dieci piani: molti gli appartamenti in fiamme. Almeno quattro le vittime civili. Nell’esplosione è stata danneggiata anche la stazione metropolitana di Lukyanivska. Poco prima le sirene erano tornate a suonare ed era scattato l’allarme anti aereo. Come riportato da alcuni testimoni, a seguito delle deflagrazioni – probabilmente provocate da missili da crociera – numerosi allarmi di edifici e auto hanno iniziato a suonare per le strade. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha annunciato che da stasera entrerà in vigore un coprifuoco di 36 ore nella capitale ucraina, quasi completamente accerchiata dalle forze russe. La misura prevede il divieto di circolazione per la città senza permessi speciali: si potrà uscire solo per raggiungere i rifugi in caso di allarme, spiega Klitschko. Quello che vive Kiev “oggi è un momento difficile e pericoloso”, ha commentato il primo cittadino.
Anche a Kharkiv sono state segnalate esplosioni in città. Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Luhansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kyiv Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Luhansk su Telegram. Nella parte orientale del Paese, l’aeroporto di Dnipro ha subito una “distruzione massiccia” dopo essere stato pesantemente bombardato nella notte dai russi, la pista di decollo e atterraggio è stata distrutta e il terminale è danneggiato.
A Mariupol, la città portuale in cui l’assedio russo si sta rivelando particolarmente brutale, sono ancora intrappolato 350mila persone. Qui però le forze ucraine sono riuscite a respingere l’avanzata russa sulla città, da giorni sotto i bombardamenti aerei. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev sono stati uccisi circa 150 militari russi e distrutti due carri armati e diversi mezzi corazzati. L’artiglieria e il fuoco aereo ucraino avrebbero anche distrutto altre attrezzature militari russe e colpito una colonna militare in avvicinamento sulla città.
Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, fa sapere che Mosca controlla l’intero territorio della regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale. “Le forze armate russe hanno preso il pieno controllo dell’intero territorio della regione di Kherson”, ha affermato.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel frattempo, ha presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale nel Paese per altri 30 giorni (era stata introdotta in tutto il Paese lo scorso 24 febbraio) mentre il governo ha lanciato un sito – in collaborazione con le piattaforme di criptovaluta FTX ed Everstake – per raccogliere donazioni in bitcoin e altre valute virtuali a supporto dell’Ucraina contro l’invasione russa e incanalare le risorse alla banca centrale ucraina.
“In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia” ha detto Zelensky in un discorso diffuso online, prima di rivolgersi ai militari russi (parlando in russo): “Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete”. “Sono grato a quei russi – ha aggiunto – che non smettono di cercare di divulgare la verità, che stanno lottando contro la disinformazione e raccontano fatti reali ai loro amici e alle loro famiglie. Personalmente sono grato a quella donna che è andata nello studio di Channel One con un cartello contro la guerra”. Lei si chiama Maria Ovsiannikova ed è una dipendente dell’emittente. È stata arrestata, ma è ricomparsa con un video pre-registrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spiegando che in Russia sono stati tutti “zombificati”.