Le persone transgender non hanno diritto a essere riconosciuti come donne dalla legge e a condividere tutele previste per chi sia nato biologicamente di sesso femminile: lo ha stabilito oggi la Corte suprema britannica, accogliendo il ricorso di un gruppo femminista, For Women Scotland, contro il governo locale della Scozia: promotore d’una legislazione volta a garantire il riconoscimento della definizione di donne anche ai trans che abbiano chiesto e ottenuto un cosiddetto ‘Gender Recognition Certificate’.
La sentenza vale per l’Inghilterra e il Galles, oltre alla Scozia, su uno sfondo di polemiche che non si placano.
Il verdetto, molto atteso, è arrivato dopo due lunghe udienze svoltesi a novembre durante le quali le parti avevano esposto le rispettive argomentazioni, sostenute da organizzazioni schierate in un senso o nell’altro. La sentenza è stata sottoscritta da 5 giudici, uomini e donne, della Corte suprema, massima istanza giudiziaria del Regno.