Slitta il faccia a faccia Conte-Draghi. Il premier va a Canazei per le vittime della Marmolada. Oggi visita in Turchia con mezzo governo. Il Papa vuole andare a Mosca e a Kiev. Giustizia per Willy
Maiora premunt, dicevano i nostri padri latini. Anche ieri ci sono state cose più importanti del previsto faccia a faccia pomeridiano fra Giuseppe Conte e Mario Draghi. Col passare delle ore si sono delineati meglio i contorni della tragedia della Marmolada e il Presidente del Consiglio ha voluto recarsi sul posto. Il viaggio in elicottero è dovuto proseguire in macchina e così il summit fra Conte e Draghi è slittato a domani. Sì perché per oggi era programmata da tempo una visita di Stato in Turchia, che coinvolge mezzo governo. Tutti ad Ankara, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, reduce dai successi dell’ultimo vertice Nato e protagonista del quadro internazionale. A Canazei il blitz del nostro premier è diventato l’occasione per una riflessione senza precedenti sui guasti dei cambiamenti climatici. Come spesso accade in queste circostanze, il presidente del Consiglio si è ripromesso che tragedie simili non accadano mai più. Ha detto: “Il governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti, perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato”. Bella intervista di Repubblica allo storico custode del ghiacciaio, che dice: è sbagliato cercare un capro espiatorio ma siamo tutti colpevoli nell’aver cambiato il clima al punto da mutare l’aspetto delle nostre montagne.