La Spagna è colpita da un’immensa tristezza per la tragica scomparsa di Diogo Jota, calciatore di punta del Liverpool e della nazionale portoghese, morto a soli 28 anni in un terribile incidente stradale avvenuto la scorsa notte nella provincia di Zamora, nella comunità autonoma di Castiglia e León. Con lui ha perso la vita anche il fratello André, 26 anni, anch’egli giocatore professionista. I due viaggiavano insieme quando l’auto su cui erano a bordo ha preso fuoco in seguito a un devastante impatto. Stando alle prime ricostruzioni dei vigili del fuoco intervenuti sul luogo dell‘incidente, la tragedia è avvenuta al chilometro 65 dell’autostrada A-52, nei pressi del comune di Palacios de Sanabria, in provincia di Zamora. Secondo quanto riportato, la Lamborghini su cui viaggiavano i due fratelli sarebbe uscita di strada, finendo per incendiarsi. Le autorità locali hanno confermato l‘accaduto tramite un comunicato ufficiale, in cui si apprende che le fiamme dell’auto hanno raggiunto anche la vegetazione circostante.
La perdita di Diogo Jota rappresenta un‘immensa tragedia che lascia sotto shock il mondo dello sport. Solo pochi mesi fa, il 22 giugno, il calciatore aveva celebrato il matrimonio con la sua compagna di lunga data, Rute Cardoso, durante una cerimonia a Porto, in Portogallo. Sui suoi profili social aveva condiviso attimi di felicità del grande giorno, definendolo una “giornata che non dimenticheremo mai“. Diogo lascia la moglie e i loro tre figli piccoli: Denis e Duarte, entrambi di 4 anni, e la loro terza figlia nata nel 2024. La famiglia si trovava all’inizio di un nuovo capitolo che ora non potrà mai essere scritto. Nativo di Massarelos, Portogallo, Diogo Jota era considerato uno degli attaccanti più talentuosi e versatili della sua generazione. Nei suoi anni da professionista ha dimostrato una capacità straordinaria nel ricoprire più ruoli offensivi grazie a velocità, resistenza e tecnica sopraffina. Dopo essersi fatto notare nel Paços de Ferreira come il più giovane marcatore nella storia del club nella massima serie portoghese, ha intrapreso una carriera che lo ha portato a brillare prima al Porto e poi all’Atlético Madrid. La vera esplosione è arrivata con i Wolverhampton Wanderers, dove ha contribuito in modo decisivo alla promozione in Premier League e si è affermato come un elemento chiave della squadra.
Nel 2019, un’indimenticabile tripletta contro il Leicester lo rese il primo portoghese a riuscirci in Premier League dopo Cristiano Ronaldo. Il grande salto al Liverpool è arrivato nel settembre 2020, con un trasferimento da 45 milioni di euro. Sebbene inizialmente considerato una riserva, Diogo si è guadagnato rapidamente un ruolo da protagonista. Con la maglia dei Reds ha collezionato importanti successi personali e collettivi: cinque trofei, tra cui due Coppe di Lega e un’ultima Premier League conquistata nel 2025. Ha anche lasciato un segno indelebile nella storia del club segnando il gol numero 10.000 in Champions League e realizzando una memorabile tripletta contro l’Atalanta. Parallelamente alla sua carriera nei club, Jota è stato un punto di riferimento per il calcio portoghese in tutte le categorie giovanili fino alla nazionale maggiore, con cui debuttò nel 2019. Ha contribuito alla vittoria di due UEFA Nations League, nel 2018-2019 e nel 2024-2025, consolidando così il suo posto tra i grandi del calcio portoghese. La morte prematura e improvvisa di Diogo Jota lascia un vuoto irrecuperabile non solo per il calcio internazionale ma anche per tutti coloro che hanno avuto l‘onore di conoscerlo, tifarlo e ammirarlo dentro e fuori dal campo.