L’escalation di tensioni globali a seguito dell’attacco statunitense all‘Iran suscita crescenti apprensioni. L’Unione Europea insiste sulla via diplomatica, mentre la Russia condanna fermamente l’azione. Dal canto suo, Teheran dichiara che ogni possibilità di negoziato è stata compromessa da Stati Uniti e Israele. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avvertito che un’interpretazione arbitraria del diritto all’autodifesa rischia di portare il mondo in un “caos completo”. Intervistato dalla televisione di Stato e ripreso dall’agenzia RIA Novosti, Lavrov ha criticato la giustificazione degli attacchi israeliani e, indirettamente, degli attacchi statunitensi successivi. Ha puntato il dito contro chi sostiene che Israele agisca nel rispetto del diritto all’autodifesa, definendo questa posizione “cinica”, richiamando in particolare le parole del presidente francese Emmanuel Macron.
Ha aggiunto: “Autodifesa da cosa? Se ogni nazione può interpretare soggettivamente il diritto all’autodifesa sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, decidendo autonomamente quando e come applicarlo, non resterà traccia di un ordine mondiale stabile: prevarrà solo il caos.” Nel frattempo, dal contesto europeo, Londra ha chiarito la propria posizione dichiarando di non essere coinvolta nei raid statunitensi in coordinamento con Israele contro gli impianti nucleari iraniani. Il ministro del Commercio britannico, Jonathan Reynolds, ha smentito che gli Stati Uniti abbiano richiesto l’utilizzo della base di Diego Garcia, situata nell‘Oceano Indiano e di rilevanza strategica, una struttura già impiegata in operazioni passate come quelle condotte contro lo Yemen.
