L’ex ministro Manfredi si candida a sindaco di Napoli per la coalizione Pd-M5s-Leu. Un’ufficializzazione che fino a qualche giorno fa era improbabile, dato che lo stesso Manfredi aveva espresso le sue perplessità alla luce della situazione economica della città.
“Napoli torna finalmente protagonista sullo scenario politico nazionale, adesso possiamo partire tutti insieme per costruire la città del futuro”, afferma Manfredi, “un grande sforzo che deve mettere in campo le migliori energie della città, ognuno deve fare la sua parte e io farò la mia”. Si tratta del primo candidato che nelle grandi città rappresenterà tutti i partiti dell’alleanza che ha sostenuto Conte.
L’ufficializzazione della candidatura di Manfredi è stata accolta da molti ministri e dirigenti di M5s, Od, Articolo 1, Sinistra Italiana e dai ministri come Luigi Di Maio, Gualtieri fino al capogruppo di Leu al senato Loredana De Petris. Tra i partiti che sostengono Manfredi ci sta anche Italia Viva. Restano candidati, nell’area centrosinistra, Alessandra Clemente, Luigi De Magistris, l’ex sindaco Bassolino. Il candidato del centrodestra Maresca, ha già aperto la contesa affermando: ” Se l’ex rettore è riuscito a trovare 5 miliardi in 5 giorni siamo di fronte a Mandrake”.
Conte: “è nato un patto per Napoli”, una città che da sempre “è una protagonista del nostro paese, ma che in questo momento presenta enormi criticità economiche e sociali”.
“Questo patto non è una mediazione al ribasso, non è un compromesso. È la convinzione di aver imboccato la strada giusta, è la dimostrazione che ciò che serve non è cedere a frettolose soluzioni e fusioni a freddo ma partire dall’analisi dei problemi e da qui trovare il ventaglio delle soluzioni per risolverli. Muoviamo questo passo senza paura, con determinazione: per prendere di petto questa sfida, con realismo e concretezza. Quello stesso realismo dimostrato da Gaetano Manfredi, che fin da subito si è detto pronto a lavorare per Napoli se fosse stato posto nella condizione di incidere sulla vita dei suoi concittadini e di trasformare le loro voci in capitoli di programma. E così sarà” afferma Conte.
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