In una giornata fitta di appuntamenti per il ddl Zan si infiamma la disputa tra Pd e Italia Viva sul provvedimento anti-omofobia. Dopo aver approvato la norma a Montecitorio infatti, in vista del passaggio in Senato Matteo Renzi si mette di traverso e chiede diverse correzioni in accordo con Salvini. Ma Enrico Letta ribatte duro: “Basta con i giochetti, Italia Viva non si presti ai giochi della Lega”. In mattinata ci sarà il confronto tra Renzi, Salvini e Tajani che punterebbero a eliminare dal testo i riferimenti a identità di genere, reati di opinione, attività contro l’omotransfobia a scuola. Pd, M5s e Leu puntano quindi a fare in modo che si voti senza scrutinio segreto settimana prossima, in modo che ognuno “si prenda le sue responsabilità”. Salvini ha subito alzato i toni dicendo di essere determinato a togliere “quelli che anche secondo il Santo Padre sono passaggi critici – le scuole, i bimbi la cui educazione spetta a mamma e papà, i reati di opinione” e a concentrarsi invece “sulle punizioni di chi abusa o aggredisce due ragazzi o due ragazze che hanno tutto il diritto di amarsi. Spero che Letta e il Pd non insistano sulla loro strada solitaria perché rischiano di affossare definitivamente la legge”.