Bankitalia, imprese pessimiste, incertezza dai dazi Usa
Nel primo trimestre 2025 per le imprese italiane continuano a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine. E sulle prospettive delle aziende per l’anno corrente gravano l’incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti. E’ quanto emerge dall’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d’Italia secondo cui le aspettative delle imprese sull’inflazione sono salite su tutti gli orizzonti di previsione, pur rimanendo su valori inferiori al 2%.
Milano gira in calo con le banche, Stellantis -2%
La Borsa di Milano (-0,5%) gira in calo dopo un avvio tonico. A Piazza Affari pesano le banche. Male Stellantis che cede il 2%. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 122 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%. Seduta negativo per Amplifon e Tim (-1,6%). Tra gli istituti di credito in calo Mps e Bper (-1,5%), Popolare Sondrio, Intesa e Unicredit (-1,4%). Mediobanca (-1,1%) e Banco Bpm (-0,9%).
L’Europa rialza la testa, ma rallenta Milano (+0,7%)
Rialzano la testa le borse europee dopo 4 sedute di panico, con oltre 1.900 miliardi di valore andati in fumo a causa della guerra commerciale scatenata dal presidente Usa Donald Trump. La migliore è Francoforte (+1,2%), seguita da Parigi e Londra (+1,1% entrambe) e Milano (+0,7%), che lima il rialzo con le banche, mentre Madrid si porta in territorio negativo (-0,31%). Positivi i future Usa. Atteso nella mattinata l’intervento del vicepresidente della Bce Luis De Guindos, che potrebbe aprire a nuovi tagli dei tassi. Scende a 122,1 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 6,2 punti al 3,8% e quello tedesco di 2,9 punti al 2,58%. Debole il dollaro a 0,91 euro e 0,78 sterline mentre il greggio appare poco mosso (+0,23% a 60,84 dollari al barile) e scivola il gas naturale (-1,47% a 36,46 euro al MWh). Debole l’oro (-0,94%). Positivi i titoli della difesa da Saab (+5,81%) a Rolls-Royce (+4,69%), Rheinmetall (+4,42%) e Leonardo (+3,66%). In luce anche i produttori di semiconduttori Asml (+3,96%), Be (+2,93%) ed Stm (+1,49%). Girano in negativo le banche in Piazza Affari dopo un avvio brillante. Unicredit si porta in parità, Intesa cede lo 0,12%, Mps lo 0,25%, Bper lo 0,65% e Popolare Sondrio l’1,22%. Tiene Banco Bpm (+0,3%).