Il pentito Giovanni Brusca, che fece saltare in aria Giovanni Falcone e ordinò lo strangolamento e lo scioglimento nell’acido del piccolo Giuseppe Di Matteo, lascia il carcere poiché ha finito di scontare la sua pena. Brusca nasce il 20 febbraio 1957 e da oggi, l’ex di Cosa Nostra che il 23 maggio azionò il telecomando per la strage di Capaci che costò la vita a Falcone, torna libero.
“U VERRU” (il porco), come era soprannominato ha lasciato il carcere di Rebibbia, avendo scelto di collaborare con la giustizia ha ottenuto sconti di pena previsti dalla legge.
La vedova del caposcorta di Falcone: “Sono indignata, lo Stato ci rema contro”.
Maria Falcone invita alla calma: “Questa è la legge che ha voluto mio fratello e va rispettata”.
Tra le prime reazioni politiche si registra quella del leader della Lega Salvini: “Autore della strage di Capaci, assassino del piccolo Giuseppe Di Matteo, dopo 25 anni di carcere torna libero. Questa non è la giustizia che gli italiani si meritano.” Virginia Raggi su twitter afferma: “Vergogna inaccettabile, un’ingiustizia per tutto il paese. Sempre dalla parte delle vittime e di chi lotta e ha lottato contro la mafia”. La Meloni ha invece dichiarato: “Il boss di Cosa Nostra, lo scannacristiani che ha commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti, ha fatto saltare in aria il giudice Falcone e la sua scorta e ha ordinato di strangolare e sciogliere nell’acido il piccolo Di Matteo, è tornato libero. E’ una notizia che fa venire i brividi. L’idea che un personaggio del genere sia di nuovo in libertà è inaccettabile, è un affronto per le vittime, per i caduti contro la mafia e per tutti i servitori dello Stato che sono in prima linea contro la criminalità organizzata. Venticinque anni di carcere sono troppo pochi per quello che ha fatto. E’ una sconfitta per tutti, una vergogna per l’Italia intera”.
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