L’Onu denuncia torture e maltrattamenti inflitti ai prigionieri di guerra sia da parte russa sia da parte ucraina. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto trimestrale, da giugno ad agosto, dell’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite.
“Resoconti dettagliati e coerenti di torture sistematiche e maltrattamenti nella Federazione russa sono stati forniti da 169 dei 174 prigionieri di guerra ucraini intervistati a partire dal marzo del 2023”, si legge nel rapporto.
“I loro racconti sono stati corroborati da altre fonti di informazione”, aggiunge l’Onu, sottolineando che essi hanno riferito tra l’altro di duri pestaggi, scariche elettriche, violenze sessuali, soffocamento, privazione del sonno e finte esecuzioni. Le torture e i maltrattamenti sono stati costanti “durante gli interrogatori e tutte le fasi della prigionia”, si sottolinea ancora nel rapporto.
Anche 104 dei 205 prigionieri di guerra russi intervistati a partire dal marzo del 2023 “sono stati sottoposti a torture e maltrattamenti dalle autorità ucraine durante le fasi iniziali della prigionia, compresi duri pestaggi, minacce di morte, violenza fisica e, in misura minore, scariche elettriche”.
Tuttavia, si afferma ancora nel rapporto, “in quasi tutti i casi le torture e i maltrattamenti sono cessati quando i prigionieri sono arrivati ai luoghi ufficiali di internamento, dove le condizioni sono sembrate generalmente in linea con gli standard internazionali”.