Come in un thriller di Hitchcock il colpo di scena è maturato alla fine. Tre ore e 21′ di tensione pura e di tennis di altissimo livello, tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, sono stati risolti dalla impressionante serie di sette punti inanellati da Carlitos nel tie break del terzo set, recuperando il gap di 3 a 0 a favore dell’altoatesino. Il titolo dell’Atp 500 di Pechino se l’è portato a casa il tennista spagnolo, il quarto della stagione dopo Indian Wells, Roland Garros e Wimbledon, scalzando il campione uscente e amico/rivale azzurro.
Sinner, invece, ha incassato la prima sconfitta in finale sulle sette disputate nel 2024, la sesta della stagione di cui metà a opera dello spagnolo. “Questo tipo di partite possono andare in entrambe le direzioni. Io e Carlos ci conosciamo bene, cerchiamo di spingerci verso i limiti. E’ un privilegio e un onore essere con lui parte di tutto questo”, ha affermato in conferenza stampa l’azzurro, che nei giorni scorsi si è ritrovato in pieno torneo catapultato nell’incubo del ricorso della Wada sul caso clostebol quando tutto sembrava alle spalle.
Jannik è partito legato nel primo set, finendo sotto 5-2, ma ha ripreso quota fino a risalire e a chiudere al tie-break (8-6), recuperando due set point e tenendo a bada Alcaraz, autore di una prestazione spaventosa. Uscito al secondo turno degli Us Open, lo spagnolo ha messo il turbo in avvio dando la sensazione di una finale segnata: tre palle break nel secondo game, tutte grazie al diritto. Ma Sinner, grazie all’assetto da passista, ha mantenuto gli assetti nel secondo set: i primi sei game sono scivolati via senza sorprese. Al settimo, Alcaraz ha avuto le prime due palle break del set.