E’ Platone l’autore della versione sottoposta ai maturandi per la seconda prova, greco, al Liceo Classico, secondo quanto apprende l’ANSA. Il testo è tratto dall’opera ‘Minosse o della legge’.
Platone non esce dal 2010 e diventa così l’autore più proposto nelle maturità classiche moderne, con tre apparizioni (2024-2010-2004). Aristotele e Luciano fermi a quota 2, secondo quanto rileva il sito Skuola.net.
Per la seconda prova di maturità al Classico c’è Platone
Due problemi e 8 quesiti, con una serie di prove di geometria, equazioni e funzioni, sono stati posti invece ai maturandi dello Scientifico. Entrambi i problemi di Matematica proposti al Liceo Scientifico sono due classici studi di funzione. Il primo ha un’impostazione classica e non presenta alcun riferimento alla realtà. Il secondo, invece, pur conservando un’impostazione classica riporta due frasi che vogliono aiutare a contestualizzare il problema, pur non entrando poi nello svolgimento pratico.
Gli 8 quesiti di matematica vertono su analisi matematica, calcolo delle probabilità, geometria piana e analitica. Non mancano in questo caso riferimenti alla realtà: dal triangolo isoscele alla moneta truccata, passando per la descrizione matematica dell’orbita della Terra intorno al sole e per una citazione di Gadda, che nei racconti de L’Adalgisa – Disegni milanesi descrive minuziosamente le mattonelle di forma esagonale indicandone le dimensioni e la disposizione. La prima frase contenuta in una delle tracce di Matematica per il Liceo Scientifico è del matematico italiano Ennio De Giorgi: “All’inizio e alla fine, abbiamo il mistero…A questo mistero la matematica ci avvicina, pur senza penetrarlo”. La seconda frase è, invece, del matematico britannico Hardy: “Le forme create dal matematico, come quelle create dal pittore o dal poeta, devono essere belle: le idee, come i colori o le parole, devono legarsi armoniosamente. La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c’è posto perenne per la matematica brutta”.