Medinsky, concordato di preparare rispettivi piani tregua
Nei colloqui di Istanbul le delegazioni russa e ucraina hanno concordato che ciascuna delle parti presenti “la propria visione di un possibile cessate il fuoco” e hanno ritenuto “opportuno continuare i negoziati”. Lo ha detto il capo delegazione russo Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Umerov: ‘Discusso uno scambio di prigionieri mille per mille’
Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha affermato che durante i negoziati a Istanbul, le delegazioni ucraina e russa hanno discusso la possibilità di uno scambio di mille prigionieri ciascuno. “Abbiamo parlato di uno scambio ‘mille per mille’, e stiamo anche lavorando ad altre modalità di questo scambio”, ha detto Umerov citato da Ukrainska Pravda.
Kiev: ‘La ripresa dei colloqui oggi possibile ma non pianificata’
Una ripresa dei colloqui tra Russia e Ucraina oggi è “possibile”, ma non ancora “pianificata”. Lo ha dichiarato un funzionario ucraino all’Afp.
Kiev: ‘Mosca avanza richieste inaccettabili’
L’Ucraina afferma che la Russia avanza “richieste inaccettabili” per far fallire i colloqui: lo afferma una fonte diplomatica di Kiev all’Afp.
Zelensky: ‘Delegazione russa senza potere, il mondo reagisca’
“Potete vedere la delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello, non credo possa decidere. La nostra priorità è un cessate il fuoco pieno e incondizionato. E non credo che la delegazione russa che oggi è in Turchia possa concordarlo”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana. “Il mondo dovrà rispondere, la sua reazione dovrà essere forte, con incluse nuove sanzioni”, ha sottolineato.
Kiev a Mosca: ‘Nessun legame con i negoziati del 2022’
Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, ha affermato su X dichiarato che i russi stanno cercando di legare gli attuali negoziati a quelli del 2022 “ma l’unica cosa che lega i negoziati è la città di Istanbul e niente di più”. Yermak ha chiarito che l’attuale processo negoziale si inserisce in un contesto completamente diverso e che l’Ucraina non permetterà un ritorno alle condizioni e alle narrazioni dell’inizio di una guerra su vasta scala.