Nella notte sono continuati i violenti scambi di attacchi tra Israele e Iran. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno comunicato di aver colpito depositi e postazioni di lancio missilistico situati nel cuore dell’Iran, mentre sirene d’allarme ed esplosioni hanno scosso Tel Aviv. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato che gli attacchi hanno rallentato lo sviluppo di un’arma nucleare da parte di Teheran, ritardandolo “di almeno due o tre anni”. Nel frattempo, l’Iran ha affermato di aver catturato 22 spie israeliane dall’inizio del conflitto. In un altro episodio, la polizia di Cipro ha arrestato un uomo accusato di terrorismo e spionaggio. Secondo le autorità, il sospettato, ritenuto un membro delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (Pasdaran), stava progettando un attacco imminente. Sul territorio cipriota, migliaia di cittadini israeliani attendono di rientrare nel proprio Paese. L’arresto è avvenuto grazie a “informazioni riservate e affidabili“ fornite da un’agenzia straniera, presumibilmente il Mossad.
Il sospetto risiedeva in un appartamento vicino alle basi militari britanniche sull’isola e si muoveva armato di una macchina fotografica professionale e tre cellulari. Nel frattempo, la Turchia ha accusato Israele di portare la regione verso un “disastro totale”. Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha espresso la sua preoccupazione durante un vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OCI), tenutosi a Istanbul al nono giorno del conflitto. “Attaccando il nostro vicino, l’Iran, Israele sta trascinando l’intera area in una catastrofe”, ha dichiarato Fidan. Secondo il ministero della Salute iraniano, dall’inizio delle ostilità il 13 giugno scorso, oltre 430 persone sono morte e altre 3.500 sono state ferite a causa dei raid israeliani. I media locali riportano che, nella mattinata odierna, un attacco a un edificio di quattro piani nella zona di Salariyeh, a Qom, ha causato due vittime, tra cui un sedicenne, oltre a quattro feriti. Nella notte scorsa, i sistemi di difesa iraniani sono stati attivati nelle aree orientali e occidentali di Teheran, così come a Karaj, Qom, Tabriz e Isfahan.
L’IDF ha inoltre reso noto che le recenti ondate di bombardamenti dei caccia israeliani hanno distrutto più del 50% dei lanciatori di missili balistici iraniani. Molti missili sono rimasti intrappolati in tunnel colpiti tra le montagne dell’Iran. L’esercito israeliano ha sottolineato come Teheran stia ora incontrando difficoltà nel lanciare decine di missili programmati contro Israele dall’area occidentale del Paese e stia riposizionandosi verso est. Durante la notte, l’aviazione militare israeliana ha condotto due massicci raid sull’Iran occidentale e centrale. A ovest, quindici caccia dell’aeronautica israeliana hanno distrutto un enorme tunnel adibito allo stoccaggio di missili balistici, utilizzando oltre trenta bombe in totale. Nel frattempo, secondo i media iraniani, cinque membri delle Guardie Rivoluzionarie sono stati uccisi questa mattina durante un attacco israeliano nella città di Khorramabad, situata nella provincia del Lorestan, circa 470 chilometri a sud-ovest di Teheran. Le vittime sono state identificate come Sajjad Madhani, Hamid Aghaei, Samad Lorestani, Abbas Sharafi e Alireza Sabzipour