Alla fine arrivano i primi 3 punti della stagione, proprio quando il fantasma della Sampdoria dello scorso anno serpeggiava tra i presenti al San Paolo. Non è arrivato Cavani ma sono arrivate comunque emozioni e gol e, di certo, i paganti non si sono annoiati. Buona la prova di Milik, soprattutto nel primo tempo e la squadra sta cominciando a trovare la forma dello scorso anno.
Reina 5: porta sulla coscienza il primo gol, per il resto la solita sicurezza con i piedi e nelle uscite
Hysai 5,5: non è ancora quello dello scorso anno ma appare in ripresa rispetto a Pescara. Si fa superare con grande semplicità in occasione del gol
Albiol 6,5: solita sicurezza e leadership in difesa, buona anche l’impostazione dell’inizio della manovra
koulibaly 6: ancora non è al suo livello ma almeno è ritornato protagonista incontrastato nel gioco aereo
Ghoulam 6: si perde spesso nei finali ma almeno è un martello continuo sull’out sinistro
Jorginho 6: gioca a due tocchi e cerca di appoggiare l’azione, impreciso nell’ultimo tocco e nel tiro.
Allan 6: tanta quantità e palloni recuperati. Strano Sarri decida di far uscire lui e non Hamsik
Hamsik 5: tanti errori e passaggi elementari, da lui ci si aspetta di più
Mertens 7,5: dal suo tiro a giro partono il primo ed il terzo gol, praticamente mette lui l’ipoteca sulla vittoria del Napoli. Decisivo
Milik 7: il battesimo al San Paolo con una doppietta, il primo gol un po’ ciabattato ma efficace. Non poteva chiedere di più, incoraggiante
Callejon 7: ha ritrovato confidenza col gol, prezioso come sempre il contributo a servizio della squadra
Zielinski 7: entra e decide la partita rendendosi protagonista di una azione straripante in mezzo al campo.
Insigne 6: entra con poca cattiveria ma è comunque protagonista nell’azione del gol della sicurezza
Chiriches s.v.: entra al posto di Albiol nei minuti finali
Sarri 6,5: giusto il cambio di Zielinski che decide la partita, forse doveva uscire Hamsik per un maggior equilibrio. Dopo il gol del vantaggio, senza la superiorità numerica, si poteva soffrire. Deve contenere il suo istinto