L’Aifa dà l’ok al booster eterologo per tutti, compresi coloro che hanno ricevuto Sputnik e Sinovac. Grande paura a Berlino per la quarta ondata. La cronaca di Viola Giannoli per Repubblica.
«Finisce l’era del monodose: anche il vaccino Johnson&Johnson avrà il suo richiamo. L’Agenzia italiana del farmaco e il ministero della Salute hanno dato il via libera alla dose booster sei mesi dopo la prima. Sarà una vaccinazione eterologa: il richiamo verrà fatto con un farmaco a mRna, Moderna o Pfizer. E sarà per tutti: vale a dire un milione e mezzo di cittadini, la maggioranza uomini, stando all’ultimo report del commissario Francesco Figliuolo. Non è l’unica novità: l’Aifa ha aperto alla possibilità di una dose booster per chi ha ricevuto Sinovac e Sputnik, una soluzione attesa da quanti si sono vaccinati all’estero, lavorano in Italia ma sono ancora in attesa del Green Pass. Per Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia, «è possibile che saremo rivaccinati tutti ma è bene prima vedere l’andamento della pandemia». Quanto a J&J, la Commissione tecnico- scientifica ha evidenziato come, sulla base dei dati, la protezione dalle forme gravi di Covid-19 e dall’ospedalizzazione rimanga stabile fino a sei mesi e la risposta immunitaria, umorale e cellulare, fino a otto. «Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell’efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi e moderate di malattia», si legge nel parere. Per questo, «premesso che il vaccino J&J è l’unico autorizzato con schedula monodose e che, in ambito vaccinologico, una dose di richiamo o booster può essere considerata una strategia consolidata per la maggior parte dei vaccini, l’opportunità di prevedere una dose di richiamo – afferma la Cts – appare supportata da un solido razionale». Già pronto il Lazio, dove la somministrazione aggiuntiva riguarda 200 mila persone: «Inizieremo da subito presso i medici di base ed entro 48 ore ci si potrà prenotare sul portale regionale e nelle farmacie», ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Lo sprint sulle dosi booster segue anche la preoccupazione che arriva da Berlino: in Germania nelle ultime 24 ore si sono contati 20.400 nuovi contagi, il doppio del giorno precedente, registrati però su un minore numero di test. I morti sono stati 194. «La quarta ondata della pandemia è già in corso con tutta la sua forza, è la pandemia dei non vaccinati». E il ritmo dei booster «non è ancora sufficiente a fermarla», ha detto il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, invitando i land a intensificare la campagna vaccinale. L’Organizzazione mondiale della sanità ha riferito che i casi in Europa sono aumentati per la quinta settimana consecutiva (+6%) e il tasso di contagio è il più alto al mondo (192 positivi ogni 100 mila abitanti). In Italia è stato tagliato il traguardo dei 90 milioni di inoculazioni. Il Covid si diffonde soprattutto nel Nordest. I tamponi giornalieri sono più di 700 mila, i dati delle ospedalizzazioni restano per ora sotto controllo».
Mattia Feltri sulla Stampa ci ricorda dove eravamo un anno fa, prima di vaccini e Green pass:
«Ma voi ricordate come campavamo un anno fa? Vi do una mano. 3 novembre 2020: 353 morti (ieri sono stati 63), 28 mila 224 nuovi contagi (ieri 5 mila 188), 203 nuovi ricoveri in terapia intensiva per un totale di 2 mila 225 (ieri i ricoveri in terapia intensiva sono scesi di quattro e in totale sono 203), mille e 274 ricoveri non in terapia intensiva (ieri trentuno). Sono andato a vedere le notizie del 3 novembre 2020, sempre a proposito del Covid: ambulanze incolonnate al pronto soccorso di Foggia, i sindaci chiedono ulteriori ristori per i gestori dei locali, si cerca di scongiurare la chiusura delle scuole primarie, i medici piemontesi dicono che i loro ospedali sono fuori controllo, il sindaco di Roma chiede di usare gli obitori delle università, a Venezia chiudono i caffè storici di piazza San Marco, una bozza del governo prevede il coprifuoco dalle 22 alle 5, già da una settimana sono stati richiusi cinema e ristoranti, la Puglia richiama i medici e gli infermieri in pensione, Bolzano e dieci comuni della provincia entrano in zona rossa, già in zona rossa la Calabria, rischiano Campania e Abruzzo. Notizie di ieri, però dalla Germania: centonovantaquattro morti, nuovi contagi con picchi di trentamila al giorno, ormai si parla di quarta ondata, nessun risarcimento ai non vaccinati che vanno in quarantena, il ministro della Salute, Jens Spahn, chiede sui pass vaccinali lo stesso rigore italiano: in due giorni a Roma, ha detto, ho dovuto esibirlo più volte che in quattro settimane qui. Perdonate, c’è una notizia anche dall’Italia: martedì Giorgia Meloni ha definito il Green Pass un «provvedimento delirante».