Gli attacchi aerei a guida statunitense contro gli Houthi nello Yemen hanno causato almeno 31 morti e 101 feriti, secondo un nuovo bilancio pubblicato oggi dal ministero della Salute dei ribelli. Gli attacchi hanno preso di mira la capitale Sanaa, i governatorati di Saada (nord-ovest) e Al-Bayda (centro) e la città di Radaa (centro), ha scritto su X il portavoce del ministero, Anis Al-Asbahi.
A partire da novembre del 2023, gli Houthi hanno lanciato più di 100 attacchi contro le navi che consideravano legati a Israele, ma anche agli Stati Uniti e al Regno Unito, affermando di essere solidali con i palestinesi nella guerra di Israele contro Hamas a Gaza. In passato, gli Stati Uniti, Israele e la Gran Bretagna hanno colpito le zone controllate dagli Houthi nello Yemen.
Secondo un funzionario statunitense, però, l’operazione, il primo attacco contro i ribelli yemeniti sotto la seconda amministrazione Trump, è stata condotta esclusivamente dagli Stati Uniti.
La Casa Bianca, infatti, ha diffuso su X le foto di Donald Trump che assiste da remoto ai raid da lui ordinati contro l’arsenale degli Houthi. In una immagine si vede il commander in chief in t-shirt bianca col cappellino rosso ‘Make America Great Again’, le mani appoggiate alla cintura e le cuffie alle orecchie mentre guarda verso uno schermo. In un’altra è ripreso di spalle. Un post differente mostra un caccia Usa che decolla da una portaerei per la sua missione.