Trenta foto, 14 studenti, 14 macchine fotografiche, 2 i temi trattati, «Parità di Genere e Ridurre le Disuguaglianze» secondo gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tanto impegno e voglia di raccontare esperienze attraverso gli scatti, e una mostra outodoor, su strada, che ne racchiude la storia. Il percorso educativo e fotografico è stato svolto in una scuola del centro storico di Napoli, l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo.
Nell’ambito dell’iniziativa di responsabilità sociale RiScatta l’Obiettivo-Scatta la Notizia, organizzata dall’associazione non profit Neapolis Art con il sostegno di Canon Italia.
I giovani sono stati guidati nel progetto dal master fotografo Antonio Gibotta, napoletano e vincitore del Word Press Photo 2017 oltre che Canon Ambassador del 2018.
Antonio Gibotta – dichiara – “Accompagnare i ragazzi in questo percorso e osservare la loro quotidianità con i loro occhi dà la possibilità di osservare la realtà da un’altra prospettiva. Hanno saputo trasmetterci emozioni ed entusiasmo, attraverso le loro fotografie si osserva un mondo nuovo, senza filtri perché le differenze sono risorse e possono insegnarci qualcosa di bello”.
Dott.ssa Giovanna Scala – Dirigente Scolastico – I.S.I.S. Istituto Isabella d’Este Caracciolo – Racconta :
“Il progetto dell’associazione non profit Neapolis.Art con il sostegno di Canon Italia fu proposto al mio Istituto in un tempo in cui mai avremmo immaginato di ritrovarci, di punto in bianco, a sospendere ogni attività quotidiana stravolgendo così la nostra routine, le abitudini personali e, ancor più, ad interrompere bruscamente l’esperienza di socializzazione, crescita umana e professionale che solo la scuola, in quanto luogo di istruzione e formazione in spazi condivisi, può assicurare ai giovani.
Nei mesi in cui i miei studenti si sono approcciati allo studio della fotografia intesa come linguaggio artistico, come forma di comunicazione e rappresentazione della realtà, utilizzando gli strumenti professionali messi a disposizione dall’azienda Canon Italia, e sotto la guida di Antonio Gibotta (fotoreporter), hanno avuto un’ulteriore opportunità, oltre a quella già intrinsecamente offerta dalla scuola, di allargare i propri orizzonti, constatando come la strada e gli spazi pubblici cittadini siano i luoghi in cui è possibile ritrovare sé stessi e la propria storia. Attraverso l’altro e grazie allo scambio di esperienze che si crea in presenza dell’altro, confrontando costantemente ciò che accade all’interno della scuola e la vita per strada, ciascuno può esprimere la propria realtà individuale, il proprio mondo interiore e il vissuto quotidiano, mettendo insieme quei tasselli che, unitamente a cultura e informazione, concorrono al processo di emancipazione del pensiero, scardinamento dei pregiudizi, difesa della dignità umana e dei diritti delle persone.
Attraverso l’arte della fotografia, la città, filtrati dagli occhi dei ragazzi, è diventata un luogo di dialogo, di confronto e di relazione in cui il prodotto realizzato dal singolo diventa processo creativo di gruppo.
In quest’epoca di pandemia, toccati nel profondo della nostra vulnerabilità, la “limitazione” delle esperienze quotidiane e della vita stessa è stato il paradigma con cui ci siamo dovuti misurare.
In questo limitarci, soprattutto nelle relazioni sociali, è sbocciata l’idea di un progetto sociale sul territorio in cui la collaborazione tra l’associazione Neapolis.Art e gli studenti dell’Istituto “Isabella d’Este -Caracciolo” di Napoli diventa metafora del pensiero di Henri Matisse: “L’arte è l’incontro dell’uomo con il mondo”.
Rossella Paduano Associazione Neapolis.Art – Dichiara:
“Una mostra per strada è espressione dell’inevitabile adattamento al cambiamento che l’epoca ci impone. Non possiamo più andare nei musei o nei luoghi deputati all’arte, siamo costretti a fruire della bellezza come singoli e non più in condivisione con gli altri, non possiamo neanche scambiare un’opinione oltre che un abbraccio. Il nuovo stile di vita ci impone nuove regole e restrizioni, ma non per questo dobbiamo smettere di sognare. Bisogna mettere in moto la creatività al servizio di una qualità di vita migliore. Per questo abbiamo pensato a una mostra alternativa, perché non era giusto sacrificare i nostri studenti senza dar loro un’opportunità di visibilità. Ed è la strada che restituisce ai giovani una nuova possibilità, quella di raccontarsi”.
Project coordinators:
Rossella Paduano – Presidente Associazione Neapolis.Art
Antonio Gibotta – Master Photographer
Oriana De Luca
Sergio Mautone
Dott. ssa Giovanna Scala – Dirigente Scolastico – I.S.I.S. Istituto Isabella d’Este Caracciolo – Napoli
Gli studenti Partecipanti della IV sezione B
Teresa Angelino
Marika Attanasio
Sara Cario
Federica D’errico
Michele De Falco
Aurelia De Vito
Luisa De Vito
Irene Giamia
Sofia Leongito
Rossella Natullo
Rosa Testa
Lorena Tortora
Francesca Troise
Nia Tsiklauri
Le foto sono visibili online sul sito e sui canali social di Neapolis.Art
http://https://www.instagram.com/neapolis.art/
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