Sul Messaggero Lorena Loiacono racconta che in diversi istituti (è competenza dei Presidi) si sta pensando di riportare le ore scolastiche ai canonici 60 minuti.
«Un ritorno al passato, di quelli di cui si sentiva la mancanza. Le scuole infatti, quest’ anno, potranno tornare alle lezioni in classe da 60 minuti. Riappropriandosi di quelle ore di studio in aula che per colpa della pandemia erano state perse, con la formula delle lezioni ridotte a 50 minuti. E non è poco, soprattutto ora che ci sarà bisogno di recuperare gli apprendimenti andati perduti negli ultimi due anni. Certificati anche dalle rilevazioni Invalsi. In classe quindi si torna alla normalità, per studiare tutti in presenza, e lo si fa alla vecchia maniera. Lo scorso anno appunto, le lezioni erano state tagliate di 10 minuti, in moltissimi casi, per far sì che gli studenti delle superiori con gli orari scaglionati non uscissero troppo tardi da scuola. In quel modo, infatti, si tagliava la giornata di un’ora o forse più: le classi vedevano tutti i docenti, per non restare indietro con i programmi, ma lo facevano con orari ridotti. E così entrando alle 10 di mattina, ad esempio, svolgevano 6 lezioni in 5 ore o poco più. Non solo, quei dieci minuti in meno servivano anche ai ragazzi delle superiori che seguendo online, da casa, avevano il tempo di staccare gli occhi dallo schermo e riposare la vista. Ora che la didattica a distanza non è più prevista, salvo casi di quarantena, non si presenta più la necessità di ridurre l’orario. Non solo, senza Dad non si potrebbe neanche recuperare quei minuti persi: «Lo scorso anno – spiega infatti Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio – le scuole potevano approfittare della didattica digitale integrata per recuperare i minuti tagliati, utilizzando le lezioni online. Quest’ anno non sarebbe possibile. Restiamo quindi volentieri in presenza per 60 minuti. Moltissime scuole, potendolo fare, si stanno organizzando in questo senso». Una novità che interessa soprattutto i ragazzi delle scuole superiori, che lo scorso anno trascorsero in Dad buona parte delle loro lezioni che venivano quindi ridotte, ma anche le scuole medie che, tra quarantene, zone rosse e scaglionamenti, si vedevano ridurre le lezioni di dieci minuti l’ora. La decisione non è dettata dal ministero dell’Istruzione ma spetta ai singoli consigli di istituto che, riunendosi, stabiliscono l’orario scolastico da seguire».