Al motto ‘Drink Italian’, l’Italia si prende la sua fetta di protagonismo al Bar Convent 2023. La fiera gemella di quella lanciata a Berlino nel 2007 si svolgerà a New York dal 13 al 14 giugno a Industry City, Brooklyn. Luogo nel quale si riunirà tutta l’industria del bere a livello mondiale e da dove, tra le altre cose, si lanceranno le nuove tendenze nell’universo ‘mixology’. Bar Convent deriva il nome dal latino ‘convenire’ e l’edizione newyorkese è stata lanciata nel 2018.
Tra centinaia di espositori, oltre alle multinazionali come la Campari, l’Italia avrà un padiglione, sotto l’egida Ice, con 18 aziende, di cui 8 appartenenti al Consorzio The Spirit of Italy, rappresentative di diverse realtà regionali italiane e di una gamma diversificata di prodotti da bere in purezza o mixati. “In tre anni – ha detto all’ANSA Antonio Laspina, direttore Ice di New York e coordinatore della rete Usa – siamo passati da una postazione semplicemente esplorativa nel 2021, a dieci aziende nel 2022, e quest’anno 18”.
Negli Stati Uniti, l’Italia sta attraversando un momento d’oro per gli spirits. “E’ un settore – continua Laspina – che abbiamo messo sotto l’ombrello Ice dall’epoca dei super dazi durante la presidenza Trump e ora sta andando benissimo, grazie anche ad un elemento che fa tendenza, ossia il recupero delle bevande tradizionali italiane, come gli amari o liquori caratterizzati dall’ampia varietà di prodotti naturali offerti”.
Secondo i dati forniti all’ANSA dall’Ice, l’Italia è il settimo esportatore di superalcolici negli Stati Uniti e il valore delle sue esportazioni ha continuato a crescere nel 2022. In particolare sono stati esportati superalcolici per 242 milioni di dollari, rispetto al 2021, in percentuale l’export è cresciuto del 56,3%.