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domenica 9 Febbraio 2025 - 20:59
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SPERANZA: TERZA DOSE AD OTTOBRE?

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Il punto sulla pandemia lo fa il ministro della salute Roberto Speranza in un appuntamento di partito. Giuseppe Alberto Falci per il Corriere.

«La novità di giornata arriva a sera, da Livorno, dalla Festa di Articolo 1. Lì il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa un passo in avanti e parla della terza dose. «La nostra comunità scientifica, che è in assoluto di prim’ ordine, sta facendo le sue valutazioni e presto arriveranno le sue determinazioni. Ma io ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili». I tempi ancora non si conoscono. Eppure dal ministero della Salute filtra che ottobre è il mese cerchiato in rosso per la programmazione della terza dose. I primi saranno gli operatori sanitari che hanno ricevuto il primo vaccino nel mese di gennaio. Poi toccherà ai fragili ai quali è stato somministrato il siero fra febbraio e marzo. Sarà questa, dunque, la direzione che intraprenderà l’esecutivo. Con una certezza, confermata da Speranza: «Non avremo mai più né in Italia né in Europa il problema dell’approvvigionamento delle dosi. E già adesso abbiamo certezze che le dosi ci saranno per tutti». Oltretutto il mese di ottobre sarà l’orizzonte di un altro dossier sul tavolo del governo, che riguarda l’estensione del green pass a tutti i dipendenti delle pubblica amministrazione. Spiega però un ministro che «si vuole prima vedere quali saranno gli effetti della riapertura delle scuole sulla curva epidemiologica. Solo a quel punto si comincerà a ragionare di green pass ai dipendenti degli uffici pubblici». È vero, altresì, che il ministro della Pa, Renato Brunetta, ci sta lavorando. Non a caso in una nota in cui commenta le stime preliminari sulla crescita del Pil nel secondo trimestre del 2021 Brunetta sottolinea come «questa crescita potrebbe essere addirittura superiore, se si ripristinerà la modalità di lavoro ordinaria di lavoro in presenza, tanto nel pubblico quanto nel privato». Tradotto, il ripristino del lavoro in presenza lo si può fare solo grazie al green pass. Anche Pierpaolo Sileri è favorevole: «Andrei oltre». Il viceministro della Salute ammette che sarebbe un errore aspettare fino a ottobre: «Valuterei ora cosa accade nel nord Europa, perché tutte le ondate sono partite da lì, dove le temperature si abbassano prima che da noi e dove hanno riaperto le scuole e le attività prima». Una posizione condivisa dall’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin(Pd): «Il green pass per il personale della Pa è il minimo per cercare di limitare il diffondersi del virus tra coloro che sono a contatto con il pubblico e mantenere efficienti i servizi pubblici».

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