E’ uno Jannik Sinner più rilassato quello che si è presentato in conferenza stampa, come mai accaduto finora all’Atp 500 di Pechino nel mezzo della vicenda Wada. Mentre si appresta a difendere il titolo oggi contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.
L’ostacolo Bu Yunchaokete, n.96 del ranking, idolo di casa e grande sorpresa del torneo anche per la sua storia personale, è stato superato con non poche difficoltà, più di quanto faccia intendere il risultato di 6-3, 7-6(7-3).
“E’ stata una partita molto dura e insidiosa. Ho avuto la sensazione che stesse giocando alla grande. All’inizio penso che abbiamo cercato entrambi di capire un po’ come giochiamo perché era la prima volta”, ha affermato l’azzurro. Il quinto gioco del primo set, in cui ha annullato tre palle break, Sinner se lo è aggiudicato dopo quasi 30 punti giocati. Ha centrato il break nel sesto game fino a chiudere per 6-3. “Ho avuto qualche possibilità nel secondo set, ma non le ho sfruttate. Sono molto felice di aver vinto in due set. Nel terzo, non sai mai cosa succede”.
Nel tie-break l’altoatesino ha mostrato convinzione, terminando 7-3. Sinner ha anche spiegato di aver studiato i quarti vinti da Bu contro il russo Andrey Rublev, “cercando di capire un po’ come gioca. Ma quando senti la sua palla, è un po’ diverso. Ho avuto la sensazione di un giocatore completo, molto bravo. È dura giocare contro di lui. Ha ottenuto grandi risultati nell’ultimo mese. E’ anche molto, molto giovane (22 anni, ndr). Credo che lo vedremo sempre di più qui sui palcoscenici più importanti”.