AVERSA – “I dottori commercialisti negli enti locali rappresentano un punto di riferimento a garanzia dell’amministrazione pubblica, dei cittadini e dei terzi. Hanno dei compiti molto spesso di revisione, di gestione (con funzione di consulenti, consiglieri o assessori), quindi il segmento degli Enti Locali chiede risposte qualificate”. Lo ha detto Antonio Tuccillo, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli Nord al forum sui revisori dei conti.
“Dopo una serie di approfondimenti con relatori qualificati – ha sottolineato Bruno Miele vicepresidente dell’Odcec Napoli Nord – abbiamo deciso di organizzare un focus sia per gli amministratori pubblici che per i professionisti analizzando le ultime novità e individuando le soluzioni ai problemi quotidiani, proprio per specializzare sempre di più i nostri iscritti e fare in modo che loro siano sempre i garanti della trasparenza. Noi ci poniamo a disposizione degli Enti Locali per poter offrire la nostra consulenza e il nostro contributo nelle scelte strategiche di contabilità economica”.
“Il corso si articola in sette moduli e darà la possibilità a tutti coloro i quali espletano l’attività di revisione, peraltro piena di insidie se non si conoscono a fondo gli argomenti, di avere maggiore consapevolezza di cosa andranno ad affrontare sull’Ente Locale”, ha spiegato Giuseppe Vitagliano, consigliere delegato dei commercialisti di Napoli Nord.
“In particolare – ha aggiunto Vitagliano – consentirà a tutti i colleghi di approfondire la materia degli Enti Locali sia sotto il punto di vista regolamentare che operativo”.
“Bisogna far comprendere l’importante del dottore commercialista nel ruolo di revisori dei conti negli Enti Locali. Tutto dipende dall’attuazione di Leggi delega
– ha osservato Paola Coppola, professore di Diritto Tributario all’Università Federico II – che hanno stabilito dei nuovi principi contabili che vanno studiati ed applicati in funzione di rendere quanto più trasparente e comprensibile la lettura dei bilanci. Il tutto dovrebbe avere una maggiore rappresentatività di quelle che sono le missioni/programmi che vengono svolti dagli Enti Locali. Se tutto funzionasse a regime attraverso la lettura del bilancio, si potrebbero comprendere i raggiungimenti dei risultati che alla fine è l’oggetto del monitoraggio e controllo da parte del revisore dei conti rispetto al programma che è stato conferito anche dalla rappresentanza politica e quindi tutto funzionerebbe meglio e con attenzione e cura a quelli che sono gli effettivi costi e ricavi, quindi le entrate degli enti. Un’attenzione particolare – ha concludo la professoressa Coppola – anche sulla progettazione delle entrate dei Comuni, vista la situazione in cui ci troviamo con i blocchi legati alla Legge di Stabilità che non consente di attuare manovre sulle aliquote, ma intanto le entrate sono necessarie per l’esercizio delle funzioni in quanto i Comuni senza le entrate non possono svolgere le loro attività”.
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